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Settembre 2023

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina “Io Capitano” candidato alla mostra internazionale del cinema di Venezia

“Io Capitano” candidato alla mostra internazionale del cinema di Venezia

Visioni
di Gigi Mangia

Sarei veramente contento e ancor di più felice se il film: “Io Capitano” di Matteo Garrone vincesse il Leone d’oro perché è un film che apre un punto di vista diverso sull’immigrazione, liberandola da tutti i pregiudizi che condizionano la lettura e soprattutto la visione del grande problema sociale dell’immigrazione.

Nel film di Garrone infatti Seydou e Moustapha, nome dei protagonisti, sono due giovani che decidono di abbandonare il loro paese, il Senegal, per trovare fortuna nel mondo. La grande forza, straordinaria e profonda, dei due protagonisti è quella di credere e di lottare per avere futuro.

La forza viene dalla cultura, in particolare dalla musica: l’arte che più di tutte non ha confini, non ha barriere, non ha difficoltà di lingue, non ha problemi di conoscenza; la musica fra tutte le arti, è quella che si muove in un paesaggio pubblico, negando paesaggi privati.

La scelta di raccontare il film dal punto di vista dei giovani protagonisti, Seydou e Moustapha, ci fa vedere il viaggio vero, autentico, di sacrificio di chi guarda all’Europa come il continente dove costruire il proprio futuro. Garrone con il suo film, Io Capitano, denuncia tutti i limiti dei nazionalismi corporativi chiusi incapaci di accogliere il diverso. L’emigrazione é nata con l’uomo, la politica non la puó impedire, la cultura la rende viva e quindi potrà un domani costruire e favorire una società diversa in cui l’uomo non ha paura dell’uomo. Mi auguro veramente che Matteo Garrone possa vincere il Leone d’oro perchè sarebbe anche il trionfo della mostra del cinema di Venezia.

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LABPERM /Domenico Castaldo

LE PECORE DELLA LUNA

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TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance

immagine di copertina Se un bambino muore nel mare, il dolore dura solo un giorno

Se un bambino muore nel mare, il dolore dura solo un giorno

Visioni
di Gigi Mangia

Sull’isola di Lampedusa sono arrivati più di sei mila immigrati disperati, fra di loro una ragazza di 17 anni aveva un bambino, la barca si é rovesciata e il suo bambino di 5 mesi é morto annegato.

La morte di un bambino crea dolore, causa disorientamento, smarrimento dei sentimenti, disperazione del cuore. La sua morte la percepiamo ingiusta, la sentiamo nostra, ci sentiamo responsabili impotenti. La grande migrazione crea disorientamento sociale perché non siamo preparati e disposti all’accoglienza.

La politica fa accordi con i paesi dell’Africa: Libia e Tunisia, da cui partono i disperati; finanzia i trafficanti di persone e non crea invece le politiche necessarie per affrontare il grande problema dell’immigrazione del nostro secolo. La politica condanna l’immigrazione con politiche repressive, costruisce muri, penalizza le ONG e fa cartello con i paesi sovranisti. Il ministro Salvini interpreta e vede nell’immigrazione la guerra contro l’Italia: non si rende conto di quanto veleno ha nel suo cuore e di quanta indifferenza nei suoi occhi. Il bambino di solo 5 mesi annegato rimane solo per un giorno nella cronaca dei giornali e delle televisioni, poi tutto finisce, anche il dolore si dimentica.

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8 settembre: giornata internazionale dell’alfabetizzazione

Visioni
di Gigi Mangia

L’8 settembre ricorre la giornata internazionale dell’alfabetizzazione. É una giornata straordinaria per l’importanza del tema è soprattutto per la rilevanza nella formazione culturale.

Per l’Italia é una giornata ancora più importante, perchè l’11% della popolazione scolastica abbandona i banchi di scuola e quindi inesorabilmente riempié le fila degli analfabeti. La scuola ha un ruolo fondamentale per superare e combattere l’abbandono scolastico.

Servono risorse ingenti per avere una scuola capace di educare, attrezzata di aule, di tecnologia, di palestre , di tempo pieno, di insegnanti preparati e specializzati. Sono questi tutti capitoli di spesa che la politica non ha voglia di vedere. Il governo in carica infatti, nella nuova finanziaria minaccia tagli proprio nella scuola. Il PNRR per la scuola prometteva finanziamenti di oltre otto miliardi per costruire asili, palestre, aule fini alle Università.

Nella revisione, del ministro Raffaele Fitto, al PNRR dei 140 punti, molti riguardano la scuola. Raffaele Fitto, nella sua facile carriera di successo politico, non ha mai avuto grande interesse proprio per la scuola ed è forse questa una delle ragioni del suo disinteresse. I soldi del PNRR per la scuola dovevano superare le differenze in campo formativo della scuola fra Nord e Sud del paese. Questo obiettivo ormai possiamo dire che l’abbiamo perso.

Al ministro Fitto, Giorgia Meloni ha consegnato il compito dello sviluppo del Mezzogiorno, progettando un’unica zona “ZES” per facilitare lo sviluppo del sud risolvendo i gravi problemi che non sono nati oggi ma sono vecchi di anni.

La lotta contro la dispersione scolastica e soprattutto per avere una scuola capace di rispondere ai bisogni formativi delle nuove generazioni appartiene all’Italia e non puó essere vinta se viene consegnata alle aule parlamentari in cui i partiti proprio per la scuola non hanno nessuna credibilità e soprattutto la fiducia del Paese.

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immagine di copertina 25 aprile Liberazione dell’Italia dal fascismo e la Costituzione è antifascista

25 aprile Liberazione dell’Italia dal fascismo e la Costituzione è antifascista

Visioni
di Gigi Mangia

25 aprile Liberazione dell’Italia dal fascismo e la Costituzione è antifascista.
Sono passati 78 anni dal 25 Aprile del 1945, da quando il nostro Paese venne liberato dalle truppe naziste, alleate del regime fascista , di Benito Mussolini. Fu la vittoria dei contadini, degli operai, degli intellettuali, degli studenti e delle donne, insomma di tantissima gente che ha creduto e lottato per dare e per avere voce di libertà.

Il 25 Aprile è la vittoria dell’ antifascismo che diede all’Italia la costituzione antifascista. La guerra dei fascisti fu storia violenta e guerra irrispettosa delle leggi di guerra internazionali. I fascisti infatti si macchiarono di crimini di guerra ma i processi non furono svolti. I documenti per lungi anni rimasero negli armadi chiusi contro i muri per impedire agli storici di fare la storia e ai magistrati di svolgere i processi. La storia dell’Italia é storia incompiuta con molte ombre e la destra le sfrutta oggi per non riconoscere l’antifascismo della costituzione.

Molti capitoli della storia del ventennio sono incompleti, di mezza verità. Stabilire le distanze dal fascismo, avere conoscenza degli eventi, liberarsi dei nomi famosi del regime non é facile perchè nelle nostre città ci sono strade intitolate ai fascisti e piazze con monumenti come per esempio quello al generale Rodolfo Graziani, vice re dell’Etiopia accusato di crimini di guerra. Del regime fascista una delle pagine più orrende sono quelle delle leggi razziali.

Tra le firme del comitato scientifico troviamo quella dello scienziato Niccolò Pende, nato a Noicattaro di Bari,Il quale fu professore nelle università di Messina, di Genova, Firenze e Roma e nel 1926 fu nominato Rettore dell’università Adriatica di Benito Mussolini. Lo studioso pugliese con le sue ricerche sostenne il fondamento scientifico della superiorità della razza fascista rispetto a quella ebraica e teorizzó l’omosessualità come malattia. Niccolò Pende teorizzó il razzismo scientifico quale esperto di endocrinologia. Lo scienziato Niccolò Pende ora è sepolto nella chiesa matrice di Noicattaro sotto l’altare e l’istituto scolastico comprensivo del paese porta il suo nome.

Ora mi chiedo : quanto pesa questa figura nella storia e soprattutto nella cultura ? E quanto studio bisogna fare ancora per liberare le nuove generazioni dal pericolo del ritorno della cultura fascista, pericolo che in questi giorni é stato correttamente evidenziato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La scuola è la cultura sono chiamate a svolgere un grande compito nella ricerca e nella formazione per colmare i vuoti e superare le ombre che pesano ancora sul presente del paese. Benito Mussolini ebbe largo consenso tra gli intellettuali e fu assecondato anche dall’arte ma ci fu chi si oppose. A Galatina in piazza Dante Alighieri la scultura in bronzo di Gaetano Martinez con il piede schiaccia la faccia di Benito Mussolini per dimostrare il rifiuto e la distanza dal duce. A Galatina ora governa la destra ma la nostra città non é fascista.

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