Calendario

Aprile 2020


03 dic

Nicola Lagioia con Maria Leogrande

Alessandro Leogrande. L’impegno e lo spirito


10 dic

Tourneè


11 dic

Tourneè


12 dic

Tourneè


13 dic

Tourneè


14 dic

Tourneè

Teatri di Vita

Le Amarezze


15 dic

Tourneè

Tourneè

Teatri di Vita

Le Amarezze


20 dic

CapoTrave

Le volpi


21 dic

Ennio Marchetto

The Living Paper Cartoon

Produzioni

Per fare un teatro di mani, pensieri, piedi e parole, di cuori, di occhi e di sogni

Koreja e Sud Sound System

Acido fenico (2000)

Ballata per Mimmo Carunchio camorrista

Ballata in canto e controcanto: prima voce, Domenico Carunchio, malavitoso pugliese che racconta la sua vita. Dall’infanzia da sottoproletario al sacro giuramento da camorrista sino all’arresto e al rifiuto di sentirsi pentito; piuttosto sconfitto, schiacciato dal destino di portarsi addosso per sempre quel suo odore di acido fenico. Mimmo Carunchio è il soldato di un esercito nemico che non si arrende al vincitore. Quando nella sua città sviluppo e degrado vanno tristemente a legarsi, per lui l’arruolamento nella malavita organizzata vuol dire sfuggire non solo alla povertà e al degrado, ma anche ai tanti luoghi comuni del Sud. A quelli come Carunchio deve essere riconosciuto, paradossalmente, il valore della scelta: combattiamoli conoscendoli, perché la loro identità, quella che hanno liberamente scelto, ce lo impone.
Questa scelta genera la tragedia: Carunchio è l’eroe tragico di una strana tragedia, quella mafiosa, piena di sfaccettature grottesche, melodrammatiche. A volte si fa comica, così necessita una
“spalla” al nostro protagonista, e la spalla è il giudice che vorrebbe tanto dirla lui la battuta finale. Il controcanto è affidato ai Sud Sound System: la loro fisicità serve a rafforzare la storia. La loro musica funziona fortemente da contrasto.
Ecco il coro, in cui potremmo, come esercito attaccato, esercito “civile”, riconoscerci, ma, per carità, non per accentuare atavici contrasti da Sud in disarmo, semmai per smascherare l’urgenza di ben più semplici bisogni. Guardiamolo con un sorriso questo Carunchio: è uno scaltro teatrante e del resto quella dei mafiosi è un’arte da commedianti. Nella loro ritualità rappresentano personalità complete di un’unica e forte specie.


con Ippolito Chiarello coro, musiche e canzoni eseguite dal vivo dai Sud Sound System Don Rico, Gigi D.,Nando Popu, Papa Gianni, Terron Fabio, Treble scrittura Giancarlo De Cataldo
progetto e regia Salvatore Tramacere in collaborazione con Fabrizio Pugliese scene e luci Luca Ruzza e Lucio Dianacura tecnica e luci Marco Oliani tecnico audio Nanni Surace direzione di scena Mario Daniele Foto Fernando Bevilacqua e foto Archivio Koreja