Calendario

Marzo 2020


16 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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17 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo


18 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Andrea Baracco / Cardellino srl

Metamorfosi


19 lug

Nicola Lagioia

Presto saprò chi sono

Pippo Delbono

Di notte


20 lug

Stefano Massini

Alfabeto delle emozioni


21 lug

Concita De Gregorio e Erica Mou/Teatri di Bari

Un’ultima cosa


22 lug

Ermanna Montanari/Albe

Vergine madre, figlia del tuo figlio


23 lug

Masque teatro e a seguire Dewey Dell

Voodoo

Dewey Dell

Deriva traversa

Teatro Koreja

Paladini di Francia


24 lug

Spellbound Contemporary Ballet

The real you

Leo Bassi

70 Anni


25 lug

Parini Secondo + Parini Secondo / Bremo

Speeed +What will happen tomorrow

Ivo Dimchev

Top Faves

immagine di copertina La nostalgia del tornare

La nostalgia del tornare

Parole scelte del Liceo "Virgilio - Redi " di Lecce

Visioni
di Giulia Falzea

LA VOCE

Guardo i volti di Aurora, Fabiana, Benedetta, Federica, Irene, Marina, Giada, Martina e Piera e mi sembra di leggere nei loro occhi qualcosa che non è più solo stanchezza e voglia di uscire come delle ragazze di sedici anni dovrebbero fare fino alla nausea. Leggo la malinconia delle cose semplici, quotidiane, quelle delle quali si lamentano. La vita piatta di provincia, i bar, la scuola. E allora mi metto in testa che le loro voci si devono sentire. Che non devono solo essere la massa informe di ragazze che seguono le lezioni on line e fanno compiti e interrogazioni, materiale per statistiche ed economisti. Hanno volti, hanno storie, hanno voci. Continuiamo ancora a riflettere sul tema dei nostri incontri, la nostalgia del tornare. Ho chiesto loro di scrivere cos’ è in questo questo momento la nostalgia. Mi hanno scritto lunghi testi, oppure niente. Così in quell’ ora che ci concediamo ogni martedì da due settimane, dò loro il tempo di affinare il senso di nostalgia in cinque frasi. Condensare tutto il sentire in questo modo. Non paga, penso che la voce sia uno strumento, al di là della potenza degli strumenti tecnologici. E così invento un bordone di voci, chiedo loro di eseguirlo e di leggere in ordine quello che hanno scritto. Le registro con il telefono. Questo è il piccolo componimento che, miracolosamente, ne viene fuori. Immodestamente mi viene in mente un brano di Bjork: All is full of love.

Ed è proprio così, nella distanza, nelle voci rarefatte,
nel sole dietro ai vetri, tutto è pieno d’amore.

Questo il pezzo letto e scritto:

_Come se stessi annegando nel lago di lacrime che tu
stessa hai creato.

Mi manca la me del sabato sera. Perché lei è una delle
tre cose più importanti della mia vita. Perché lui è così. Mi mancano le
farfalle nello stomaco quando lo vedo, e la mia più grande paura è di non
sentirle mai più___

_ _

_Nostalgia è il profumo dei tuoi capelli, la mia canzone
preferita a tutto volume e i tuoi occhi grandi. Il tuo sorriso che mi da
sicurezza e mi fa sentire a casa.Sono anche ora a casa ma se tu non ci sei non
la sento casa mia. Siamo passati dalla distanza di un respiro a quella di un
metro. Mi mancheresti anche a quel metro di distanza. La mia nostalgia più
grande sei tu___

_ _

_Mi manca  la mia
nonna,  la sua camicia da notte con i
cuoricini rosa sa di torta alla mela. ___

_il mio nonno,  il
suo sapere è qualcosa di unico e raro, mi manca la scuola e  mi manca la nostra panchina del cuore, è una
semplice panchina marrone ___

_ _

_Mi sento come in una bolla che con la minima distrazione
potrebbe scoppiare. Ora sto capendo l’importanza di cose che davo per scontato:

un bacio, un abbraccio o anche un semplice gioco di
sguardi. Mi mancano le risate con i miei amici, la mia famiglia…Ma sto
scoprendo anche tanti nuovi passatempi___

_ _

_Quello che manca di più è la semplicità delle piccole
cose, un abbraccio o un sorriso, per questo proviamo nostalgia dei giorni in
cui tutto questo era possibile. Condanniamo l’arte di essere felici come se un
giardiniere non si fida del piccolo seme e per questo decide di non curarlo.
Dimentichiamo di prenderci cura di noi stessi come esseri viventi, chiamati
ogni giorno a essere vivi, invece di accontentarci della ripetizione dei giorni
senza gioia.___

_ _

_Ci sentiamo come cocci di un vaso rotto, dispersi___

_Eppure ritorneremo insieme per davvero ___

_Sarà bellissimo stringerci forte___

_Riscoprire la magia di un contatto ___

_E imparare ad apprezzare ciò che avevamo___

_ _

_La nostalgia è un dolore strano, che a volte cessa e
dopo un po’ di tempo ritorna, mentre a volte lo portiamo con noi per sempre,
potrebbe essere causata dalla persona che non puoi avere al tuo fianco, dal
ricordo delle cose passate , la nostalgia di casa, di una persona che non c’è
più , ma qualunque cosa sia è un’emozione e le emozioni vanno vissute fino
infondo, perchè fanno parte della vita___

_ _

_La nostalgia per me è un’ansia che mi assale ogni giorno
ormai ,mi fa paura. Ho paura che la felicità non torni più,___

_mi manca abbracciare i miei migliori amici, mi manca il
bar Astoria che io chiamo casa e mi manca Tonio il barista più simpatico e
pigro che possa esistere, insomma mi manca la mia vita___

_ _

_Torneremo ad abbracciarci, a stringerci la mano, ad inalare i profumi del mondo. Torneremo ad ammirare il sole, di nuovo, in questo cielo spento dove non si distingue più il suo azzurro e il bianco delle nuvole. Torneremo a vivere, dove la luce, complice, tornerà ad accarezzare i nostri sorrisi.___

prossimi Appuntamenti

16 lug · 18 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

17 lug

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo