Le cose che vorrei rifare post Covid
Visioni
di Guido de Liguoro*
Sprofondando nella giungla di Facebook a volte capito sopra una smagliante pepita di umorismo demenziale che qualche sconosciuto genio ha seminato come un moderno Pollicino a favore di noi stremati viandanti della quarantena.
Di solito me ne basta una a dare una boccata d’ossigeno alla mia giornata; oggi però sono inciampato su questo “Sta quarantena sta durando talmente tanto che il problema non sarà cosa faremo dopo, ma ricordarsi che ca@@o facevamo prima” non ho fatto in tempo a lasciar svanire il sorriso spontaneo che mi ha assalito il dubbio: non è che sarà davvero così?
Ho la sensazione di essere sulla strada della rassegnazione, della accettazione di questa realtà quotidiana come l’unica possibile, dell’abbandono della voglia di fare altro, di vivere altrimenti. Magari come vivevo prima.
Certo, penso rassicurato, mi ricordo bene che cosa facevo prima ma sarà possibile rifarlo uguale? E so che no, non sarà possibile! Come minimo perché io sarò cambiato, sono già cambiato e non so se vorrei davvero tornare come prima. Vorrebbe dire non aver tratto nessun insegnamento da questa condizione violentemente subita, vorrebbe dire aver cancellato un anno, rafforzato come la zona rossa, della mia vita.
Se penso a cose che facevo prima e che voglio ancora fare mi vengono in mente il turismo lento nella natura e in città, i concerti all’aperto, le gare di golf.
Poi ci sono cose che vorrei rifare in modalità evoluta, post Covid, 6.0: stare con gli amici e a teatro. O le due insieme.
Non so quale sarà la diversità che vorrò scoprire, so che dovrò esplorare più nel profondo quando ce ne saranno le condizioni. Sento che per me la base di partenza dovrà essere mettermi più a nudo, essere più sincero? Più spontaneo sicuramente. Spero di trovare qualche amico che vorrà fare con un me un pezzo di questa ricerca, magari tra le assi di un palcoscenico.
*Meridionale per nascita, lombardo per formazione, cittadino d’Europa per scelta. Dopo una lunga vita di lavoro, viaggi e divertimenti vari, incontra l’ispirazione a Lecce. Curioso di tutto, appassionato di teatro e molto altro ancora, vive seguendo un motto: “c’è un solo modo per essere felici, fare solo cose appassionanti. E c’è un solo modo per fare solo cose appassionanti: appassionarsi di tutto quello che si deve fare!” Quasi attore in formazione, spettatore appassionato, attualmente cura il blog parolemiti.net