Calendario

March 2020

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina La nostalgia del tornare

La nostalgia del tornare

Parole scelte del Liceo "Virgilio - Redi " di Lecce

Visioni
di Giulia Falzea

LA VOCE

Guardo i volti di Aurora, Fabiana, Benedetta, Federica, Irene, Marina, Giada, Martina e Piera e mi sembra di leggere nei loro occhi qualcosa che non è più solo stanchezza e voglia di uscire come delle ragazze di sedici anni dovrebbero fare fino alla nausea. Leggo la malinconia delle cose semplici, quotidiane, quelle delle quali si lamentano. La vita piatta di provincia, i bar, la scuola. E allora mi metto in testa che le loro voci si devono sentire. Che non devono solo essere la massa informe di ragazze che seguono le lezioni on line e fanno compiti e interrogazioni, materiale per statistiche ed economisti. Hanno volti, hanno storie, hanno voci. Continuiamo ancora a riflettere sul tema dei nostri incontri, la nostalgia del tornare. Ho chiesto loro di scrivere cos’ è in questo questo momento la nostalgia. Mi hanno scritto lunghi testi, oppure niente. Così in quell’ ora che ci concediamo ogni martedì da due settimane, dò loro il tempo di affinare il senso di nostalgia in cinque frasi. Condensare tutto il sentire in questo modo. Non paga, penso che la voce sia uno strumento, al di là della potenza degli strumenti tecnologici. E così invento un bordone di voci, chiedo loro di eseguirlo e di leggere in ordine quello che hanno scritto. Le registro con il telefono. Questo è il piccolo componimento che, miracolosamente, ne viene fuori. Immodestamente mi viene in mente un brano di Bjork: All is full of love.

Ed è proprio così, nella distanza, nelle voci rarefatte,
nel sole dietro ai vetri, tutto è pieno d’amore.

Questo il pezzo letto e scritto:

_Come se stessi annegando nel lago di lacrime che tu
stessa hai creato.

Mi manca la me del sabato sera. Perché lei è una delle
tre cose più importanti della mia vita. Perché lui è così. Mi mancano le
farfalle nello stomaco quando lo vedo, e la mia più grande paura è di non
sentirle mai più___

_ _

_Nostalgia è il profumo dei tuoi capelli, la mia canzone
preferita a tutto volume e i tuoi occhi grandi. Il tuo sorriso che mi da
sicurezza e mi fa sentire a casa.Sono anche ora a casa ma se tu non ci sei non
la sento casa mia. Siamo passati dalla distanza di un respiro a quella di un
metro. Mi mancheresti anche a quel metro di distanza. La mia nostalgia più
grande sei tu___

_ _

_Mi manca  la mia
nonna,  la sua camicia da notte con i
cuoricini rosa sa di torta alla mela. ___

_il mio nonno,  il
suo sapere è qualcosa di unico e raro, mi manca la scuola e  mi manca la nostra panchina del cuore, è una
semplice panchina marrone ___

_ _

_Mi sento come in una bolla che con la minima distrazione
potrebbe scoppiare. Ora sto capendo l’importanza di cose che davo per scontato:

un bacio, un abbraccio o anche un semplice gioco di
sguardi. Mi mancano le risate con i miei amici, la mia famiglia…Ma sto
scoprendo anche tanti nuovi passatempi___

_ _

_Quello che manca di più è la semplicità delle piccole
cose, un abbraccio o un sorriso, per questo proviamo nostalgia dei giorni in
cui tutto questo era possibile. Condanniamo l’arte di essere felici come se un
giardiniere non si fida del piccolo seme e per questo decide di non curarlo.
Dimentichiamo di prenderci cura di noi stessi come esseri viventi, chiamati
ogni giorno a essere vivi, invece di accontentarci della ripetizione dei giorni
senza gioia.___

_ _

_Ci sentiamo come cocci di un vaso rotto, dispersi___

_Eppure ritorneremo insieme per davvero ___

_Sarà bellissimo stringerci forte___

_Riscoprire la magia di un contatto ___

_E imparare ad apprezzare ciò che avevamo___

_ _

_La nostalgia è un dolore strano, che a volte cessa e
dopo un po’ di tempo ritorna, mentre a volte lo portiamo con noi per sempre,
potrebbe essere causata dalla persona che non puoi avere al tuo fianco, dal
ricordo delle cose passate , la nostalgia di casa, di una persona che non c’è
più , ma qualunque cosa sia è un’emozione e le emozioni vanno vissute fino
infondo, perchè fanno parte della vita___

_ _

_La nostalgia per me è un’ansia che mi assale ogni giorno
ormai ,mi fa paura. Ho paura che la felicità non torni più,___

_mi manca abbracciare i miei migliori amici, mi manca il
bar Astoria che io chiamo casa e mi manca Tonio il barista più simpatico e
pigro che possa esistere, insomma mi manca la mia vita___

_ _

_Torneremo ad abbracciarci, a stringerci la mano, ad inalare i profumi del mondo. Torneremo ad ammirare il sole, di nuovo, in questo cielo spento dove non si distingue più il suo azzurro e il bianco delle nuvole. Torneremo a vivere, dove la luce, complice, tornerà ad accarezzare i nostri sorrisi.___

prossimi Appuntamenti

1 ott

LABPERM /Domenico Castaldo

LE PECORE DELLA LUNA

1, 2, 3, 4, 5 ott

con Domenico Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying del LABPERM

OPEN PRACTICE OPEN MIND IN LIVING BODY

2 ott

Carla Pollastrelli , Eugenio Imbriani

TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance

immagine di copertina Giornata internazionale del Teatro

Giornata internazionale del Teatro

Visioni
di Gigi Mangia

Oggi è la giornata internazionale del Teatro istituita a Vienna nel 1961. I teatri sono chiusi e quindi non c’è festa. Teatro Koreja è chiuso, sono sospese le attività. Solo il vecchio carrubo rimane attivo guardiano del Teatro a sfidare i venti di scirocco. La città è ferma, non ci sono rumori, le strade sono semi deserte. Il silenzio è congelato, non si sente neanche il respiro che rimanere sbarrato nelle case. Il Teatro vive della gente e tornerà a vivere. Tutti insieme toglieremo dal palcoscenico la polvere del tempo sospeso e il Teatro tornerà a raccontare la vita che ci appartiene

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immagine di copertina Le parole ci cambiano

Le parole ci cambiano

Diario di un laboratorio – settimana due*

Visioni
di Giorgia Cocozza e Anđelka Vulić

Cari ragazzi, come è cominciata questa seconda settimana in quarantena? Un’antica leggenda narra che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita. Quando potremo riabbracciarci? La percezione del tempo è così diversa in questo periodo. Potersi incontrare in un abbraccio è un grande privilegio. Forse, lo scopriamo solo adesso che ci viene negato. Nell’abbraccio sapremmo dirci tante cose e, probabilmente, lo faremmo meglio che con le parole. Il “teatro” lo si può fare solo insieme agli altri; il teatro è contatto, è respirare insieme, è abbracci, lacrime e risate, qualche volta il teatro diventa anche famiglia, sempre è condivisione e ascolto, è una finestra aperta da cui sbirciare l’animo dell’Uomo. I canali social e la televisione, sono, invece, finestre sul mondo ancora più importanti in questo momento… grazie a questi strumenti possiamo restare in contatto da lontano. Coraggio e tanta pazienza! Riflettiamo su altre parole, anche questa settimana.

QUANDO, 19 marzo 2020

Un’espressione che
indica il tempo. Il tempo è una cosa preziosa e in questi giorni ne abbiamo tanto
per fare molto. Giorgio

Pensando alla parola
“quando”, come quando in autunno cadono le foglie, è tutto secco e
confuso. Quando? Un futuro indeterminato. Lucrezia

Viviamo per degli
obbiettivi e degli step, la mattina ci alziamo dal letto e pensiamo a qualcosa
che avverrà in futuro, al prossimo step, e così la vita ci pone una continua
domanda: quando…? Giulia P.

Siamo in continua
ricerca di qualcosa e desiderosi che qualcosa accada, prima o poi, in un
momento sconosciuto a noi. Giulia M.

Un’espressione usata
per capire quando sarà il momento che ci serve, ma non sempre quel momento arriva.
Valerio

Aspetto il momento,
l’occasione, l’attimo, il quando. Marco

Il momento in cui si
è interrotto qualcosa o qualcosa sta per iniziare. Giulia C.

Una domanda assai
curiosa… La utilizziamo spesso per immaginare cose belle, per pensare a cose
brutte, per immaginare il nostro futuro. Personalmente lo uso per fissare degli
obiettivi che nel futuro mi appagheranno. Antonio

Mai come in questo periodo mi domando: quando il sole ritornerà a spendere? Chiara S.

È
una domanda o una affermazione? Esprime felicità o tristezza? Un tempo
indeterminato? È una parola misteriosa che molte persone ripetono in
continuazione senza darsi una spiegazione, con ansia e sempre più voglia di
scoprire. Sofia

PRIVILEGIO, 20 marzo 2020

I privilegi possono
essere piccoli doni che una persona conserva nel proprio cuore.

Un esempio di
privilegio è stare insieme con gli amici, il privilegio di abbracciare una
persona per darle conforto, il privilegio di condividere opinioni e idee, oppure,
perché no, ricevere regali da una persona che non ti aspetti. Ludovica

Il libero arbitrio è
un privilegio donato agli uomini da Dio; ciò che gli angeli non possiedono.
Giovanna

Il privilegio è un
vantaggio particolare di cui gode una persona, c’è chi lo sfrutta al meglio,
c’è chi lo sfrutta in maniera sbagliata. Lucrezia

Il privilegio è un
bene che non va sprecato. Ad esempio, un privilegio è avere una casa. Qualcuno
non ce l’ha una casa. È un privilegio avere cibo, acqua e tanto affetto dalla
nostra famiglia. I privilegi non vanno dati per scontati, perché nel mondo
esistono persone meno fortunate di noi. Giorgio

Tutto ciò che ci
avvantaggia in qualche modo, diversificandoci dalla massa. Valerio

L’esclusività per
abbattere chi vuole raggiungerla. Stefano

Qualcosa che ci
avvantaggia rispetto agli altri, qualcosa che ci spetta dalla nascita o che ci
guadagniamo attraverso il nostro cammino. Marco

È qualcosa che hanno
tutti in qualche modo. C’è chi ha un privilegio rispetto a qualcun’altro e
scommetto che tutti vorremmo un qualche privilegio. Antonio

“Amare ed essere amati”, questo è il privilegio più importante. Chiara S.

Ce
ne sono tanti e non sono uguali per tutte le persone. La maggior parte delle
volte nemmeno siamo consapevoli di averli. Non riusciamo nemmeno a contarli, ma,
se fossimo più attenti, potremmo iniziare a contarli dalla mattina, quando ci
svegliamo in un letto caldo. Giulia C.

Viene
donato da Dio. Come i difetti, ognuno di noi ne ha alcuni, basta solo scoprirli.
Sofia

FAMIGLIA, 21 marzo 2020

La famiglia per me
significa tutto. L’unità di tante persone che si amano e che condividono
qualsiasi cosa, si scambiano le battute, ti consolano nei momenti tristi, ti
motivano a fare sempre meglio, sono sempre pronti ad aiutarti quando c’è una
necessità. La famiglia è il mio rifugio, una piccola casa in cui ci sono le
persone a cui voglio bene: mia mamma, mio papà, le mie sorelle e i miei
fratelli. La famiglia è la mia forza. Ludovica

Molti la descrivono
come un gruppo di persone, la verità è che non è assolutamente un gruppo di
persone, la famiglia è amore, unione, forza… ci sono tanti aggettivi per
poterla descrivere ma nessuno racchiude a pieno tutte le caratteristiche di
essa. Lucrezia

La famiglia è un
pilastro insostituibile sul quale si basa la nostra società. Per la maggioranza
degli italiani la famiglia è uno dei punti di riferimento più importanti il cui
impatto definisce i valori, il carattere e i comportamenti di tutti noi.
Giovanna

Ormai la famiglia
non è più unita. Non ci si parla più, non si interagisce e si diventa sempre
più distaccati. Ma la famiglia serve a darti supporto morale e fisico. Se c’è
qualcosa che non va, a chi lo racconti? Alla famiglia! Quindi la famiglia è
tutte queste parole messe insieme: affetto, amore, tristezza, aiuto, felicità.
Ed è per questo che la famiglia è troppo importante per ognuno di noi. Giorgio

Persone che si
vogliono bene e si prendono cura l’uno dell’altro. Un equilibrio che tutti
vorremmo si mantenesse per sempre.  Non
so come mai le famiglie si comportano così, nessuno è obbligato a fare nulla
per l’altro, ma tutti vogliono fare qualcosa per gli altri e lo fanno senza
pensarci. Non è un legame di sangue, non è un’amicizia, sembrano esserci delle
regole immutabili che però nessuno impone all’altro. Non riesco a definire
davvero cos’è una famiglia, ma è un qualcosa che percepiamo tutti noi. Giulia C.

L’unico legame che
non potrai mai spezzare: possono passare mesi, anni, decadi senza che tu veda
chi ti ha cresciuto o chi ti abbandonato, poco importa. Il sangue non
rinnegherà mai le proprie radici. Stefano

La famiglia è il mio posto sicuro, il morbido cuscino dove fare sonni tranquilli. Chiara S.

Quella vera, l’unica
che ha un legame che non si spezzerà mai, ti proteggerà, potrai fidarti di
essa, come una fortezza di cuscini che crolleranno pur di proteggerti. Giulia
P.

La famiglia è dove
la vita inizia e l’amore non finisce mai. Emma

La famiglia è
qualcosa in cui ci si sente a proprio agio e ci si può fidare l’un l’altro,
sempre. Giulia M.

Un
insieme di persone che si amano reciprocamente, un meccanismo perfetto che ci
rende più stabili attraverso amore e litigi. Valerio

Rispetto,
amore e fratellanza. Sentirsi a casa, al sicuro. Famiglia non sono solo i
parenti, ma anche gli amici, il compagno, chiunque ti fa stare bene. Chi
condivide con te qualcosa, chi ti consola, fa battute cercando di farti
sorridere, chi è sempre pronto ad aiutarti. Sofia

TELEVISIONE, 22 marzo 2020

Un’invenzione utile
che ha riempito la solitudine di molta gente. Ludovica

Un mezzo
straordinario che permette alla gente di sentirsi meno sola. Lucrezia

Tecnologia
attraverso la quale si vedono programmi noiosi, che esistono da anni (a volte
di qualità discutibile) e i notiziari. Però è bello sentire le voci che
provengono da essa quando si è da soli in una stanza buia. Giulia C.

Un quadro che si
muove, capace di condizionare le nostre scelte, indipendentemente dalla nostra
volontà. Marco

È una finestra sul mondo. Chiara S.

Un
oggetto inventato per i solitari, in modo che passino del tempo a
“divertirsi”. Ormai la televisione piano piano ci sta avvicinando
sempre di più e ci rende più vicini, ma sotto sotto, pensandoci, anche lontani.
Giorgio

Alcune
persone la definiscono inutile, ma se non fosse per lei nessuno avrebbe più
notizie. Inoltre i bambini guardano i cartoni, le serie tv. Dentro la
televisione c’è tanto lavoro svolto da attori, giornalisti, presentatori che, con
la loro forza di volontà e tenacia, fanno il loro lavoro per farlo amare ai
telespettatori. Sofia

FINESTRA, 23 marzo 2020

Uno squarcio nel
muro ricoperto da vetro che, nella sua semplicità, ci fa vedere cosa c’è
intorno a noi e che ci dà la possibilità di ricordarci quanto sia bello il
mondo. Valerio

Quando guardo fuori
dalla finestra immagino di vedere un prato fiorito, il quale mi trasmette gioia
e serenità. Mi piace osservare dalla finestra il tramonto che dà un colore alla
mia anima e mi racconta delle storie molto affascinanti. Ludovica

Anche se la finestra
è la stessa non tutti quelli che vi si affacciano vedono le stesse cose, la
veduta dipende dallo sguardo. Emma

Il solito risveglio
non è più lo stesso, la solita finestra non è più la stessa, io non voglio
andare via da tutto questo, o almeno non adesso. Giovanna

È un quadro che si
affaccia sul mondo. Lucrezia

Apri gli occhi,
nella tua stanza vuota e scura, affacciati in quello spazio di mondo
rettangolare e sogna la libertà. Giulia P.

La cosa più bella da osservare al mattino appena sveglia. La luce entra da lì, ma solo la luce perché il resto, come la natura, si trova dall’altra parte e lo si può solo ammirare. Gli alberi, le piante, gli uccelli, i gatti… Tutti si trovano alla giusta distanza dalla cornice affinché tu possa ammirare quel quadro unico che sarà ogni giorno diverso da quello precedente. Uno spettacolo dinamico che si modifica ogni giorno, ogni secondo davanti ai tuoi occhi. Giulia C.

Una cornice si
affaccia su un sogno, il sole splende, il cielo è chiaro e luminoso. È realtà. Giulia
M.

L’unico modo per
vedere al di fuori di questa stanza buia è una semplice finestra. Marco

Questa parola può
essere utilizzata in innumerevoli situazioni, ma il significato rimane lo
stesso, una fessura che ti lascia intravedere ciò che si trova all’esterno. Antonio

La finestra in questo momento per me è il sole, il cielo, la vita, la libertà. Chiara S.

PAZIENZA, 24 marzo 2020

Ciò che siamo
costretti ad avere molto nella vita, con le persone, con gli oggetti, con tutto
ciò che ci circonda. Antonio

Quando hai degli
obiettivi che non riesci a raggiungere e ti senti uno schifo per questo. Quando
pensi che sarebbero bastati pochi minuti, ma tu comunque non hai fatto quello
che ti eri prefissata di fare e sei nel tuo letto sconsolata a pensarci, quella
è l’unica cosa che ti puoi ripetere: “pazienza”. Giulia C.

La pazienza è un
dono che solo pochi hanno. Ludovica

Ingrediente segreto
per cogliere l’attimo, la pazienza è il tempo dedicato a chi il tempo lo
spreca, agli obiettivi che tardano ad arrivare, alle occasioni che speriamo
possano ricapitarci. Stefano

Quella cosa che
tutti hanno ma che pochi usano. Lucrezia

*Pratica
in Cerca di Teoria under 17 – esperimento di laboratorio a distanza per la
costruzione di pensiero.

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LE PECORE DELLA LUNA

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con Domenico Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying del LABPERM

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Carla Pollastrelli , Eugenio Imbriani

TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance

immagine di copertina Il tempo sospeso

Il tempo sospeso

Visioni
di Gigi Mangia

Nella notte sul mare gli occhi della Luna; sulla città le ombre mute e il pensiero fermo ed inquieto nel sonno. Poi viene la luce del giorno, che non è nuovo, è il tempo sospeso, è la rottura fra il tempo del dentro casa e fuori. Si vive dentro casa, in cucina, in compagnia del cibo sembra un tempo normale. Fuori la città è percepita senza tempo. L’Io libero è vuoto, la società civile è ferma, la città non vive più. Sono chiusi musei e biblioteche, scuole e teatri, le palestre e i parchi giochi: tutto è fermo. Finisce la città del Sole, muore l’utopia dell’uomo libero. Ha ragione la poetessa Angela Gualtieri “Il cielo non l’ha inventato l’uomo” l’uomo invece ha scoperto la terra e ha imparato a contemplare gli alberi. L’Io del Covid-19 ha paura del silenzio ed è fuori dalle sue certezze. L’Io ha perso l’Io, è diventato l’altro, è diventato il nemico, l’untore. Siamo stati presuntuosi. Eravamo convinti che l’Io del Virus fosse cinese, coreano lontano da noi. Ora scopriamo che l’Io malato è dentro di noi e che, io sono il pericolo, l’untore della società. Il pericolo è cambiato: non è più lo straniero nero, l’immigrato e il povero mendicante, sono diventato io e sono quello ad essere escluso dalla società, emarginato nella vita della città. Io sono l’altro e vivo del tempo sospeso. Dovevamo fermarci prima. Ora dobbiamo sperare che il tempo sospeso finisca e torni l’equilibrio dentro e fuori, che la luce del giorno ci fa scoprire. Ora continuiamo a scrivere le pagine del diario del tempo sospeso fino a quando non passerà. Siamo in una situazione grave che non interessa solo l’Italia ma l’Europa e il mondo.

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La nostalgia del tornare

Parole scelte del Liceo "Virgilio-Redi" di Lecce

Visioni
di Giulia Falzea

Ci diamo appuntamento su una piattaforma di apprendimento a distanza, MEET, e proviamo a incontrarci davvero. Sono dieci ragazze del Liceo Classico e Linguistico Virgilio – Redi di Lecce. Nei nostri incontri una volta a settimana avevamo appena iniziato a sentirci parte di un gruppo, cuore a cuore, a distanze annullate, nello spazio freddo di una palestra. Ma non importa, insieme decidiamo di non dimenticarci che possiamo ancora creare meraviglia. Il tema del nostro laboratorio è “Il Nostos di Odisseo”. Abbiamo appreso che il termine “nostalgia”, pur essendo composto di due parole greche, νόστος (nostos, che significa “ritorno a casa”) e άλγος (algos, che significa “dolore”) non è affatto una parola di origine greca, né tantomeno è antica come l’Odissea. La parola “nostalgia” è una parola moderna e, oltre che sui viaggi di Odisseo, abbiamo deciso di concentrarsi su cos’è la nostalgia. Ho chiesto a Benedetta, Irene, Piera, Gloria, Irene P., Martina, Alessia, Aurora, Marina e Federica di inviarmi una serie di canzoni delle quali in questo momento di grande nostalgia collettiva non possono proprio fare a meno. Ho composto una playlist e, dopo qualche piccolo intoppo tecnico, le abbiamo ascoltate insieme, scrivendo le parole che più le avevano colpite per ogni brano. Poi ho chiesto loro di fare grande attenzione, più grande di quando si possono guardare negli occhi, e di ascoltarsi le une con le altre e di provare a comporre, senza accavallare le voci, un testo. Questo è il risultato:

17 MARZO 2020

Perdere l’orientamento,

Siamo falsi amori

senza scarpe

Ricominciare la vita

Inseguite da strane cose

Conosco la tua pelle

Non c’è modo di scappare

è un proiettile al cuore

Amo e odio

Digerisco tutte le parole

Non mi fido del mio cuore

Cosa fuggi?

Mi viene da piangere

Il finale migliore

Voglio te

Notte e giorno

Dubbi non ho

Abbraccio la verità

Ritorno a fingere

Per strada c’è una linea sottile

Forse è tardi

Serviamo a niente

A parlare d’amore

chiudendo gli occhi

respirare

Maledetto occhi blu

Per due che come noi

piano piano

ridevamo come pazzi

notte e giorno

Soffrirò

Esplode uno sguardo perso

Scappare

in un posto chissà dove

Ricominciare

Per non vederti più

Sognare

Pioveranno giorni pallidi

Prima che tu vada

mi ricorderò

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immagine di copertina 21 marzo giornata mondiale dei Poeti

21 marzo giornata mondiale dei Poeti

Visioni
di Gigi Mangia

Il cielo e la terra sono nelle parole dei Poeti, i
segreti nascosti nei libri. Il 2020 per tutti è un anno speciale. Scopriremo
dai balconi il risveglio della natura. Saranno i fiori che ci aiuteranno a
credere e ad avere forza per vedere con la mente e seguire il loro profumo per
incontrare i colori dei sentieri, fatti tante volte, nei lenti passi per
conoscere la terra che ci appartiene. Nella mente cresce il seme del pensiero
trascendente. Se senti il vento, chiudi gli occhi e riesci a volare; vedi tutto
azzurro. È l’orizzonte che hai sempre pensato e mai attraversato.

Nella foto il quadro di Nicola Cesare, poeta e pittore
nato e vissuto a Maglie dove al liceo Capece ha insegnato storia dell’arte.

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immagine di copertina Le parole ci cambiano

Le parole ci cambiano

Diario di un laboratorio *

Visioni
di Giorgia Cocozza e Anđelka Vulić

Buongiorno ragazzi! Come state?
È un periodo delicato e tanto particolare. Ma insieme riusciremo a superarlo.
Le difficoltà vanno vinte insieme, come la scena ci insegna.
Siete nei nostri pensieri e sentiamo la vostra mancanza.
Ascoltate, io e Andjleka abbiamo pensato ad un piccolo gioco. Vi proporremo una parola al giorno. Ognuno di voi può scrivere un tweet, ossia un brevissimo pensiero, attorno al significato che per voi ha quella parola. Creeremo un altro gruppo whatsapp la cui regola è la seguente: NESSUN COMMENTO.
Su questo secondo gruppo possiamo solo postare il tweet. Nessuno dovrà scrivere altro. Abbiamo il nostro solito gruppo per confrontarci.
Sfida lanciata! Il gruppo si chiamerà LEPAROLECICAMBIANO.
Vi abbracciamo forte anche se da lontano!

LONTANANZA, 16 marzo 2020
La lontananza significa essere soli, allontanarsi da qualcuno, quindi trasmette tristezza, ma anche libertà. Giorgio

Sebbene tu sia così distante da me, sappi che i miei sentimenti non cambieranno. Marco

Ognuno di noi ha tanti fili legati a sé che lo connettono a qualcosa.
In alcuni casi il filo è corto, in altri chilometrico, c’è chi lo ha resistente, chi debole e sottile. Passa il tempo e il filo si tende sempre di più. Per molti è ormai al limite, in alcuni più deboli il filo si spezzerà, ma resterà attaccato a quel qualcosa e al padrone lasciandone memoria. I fili più forti andranno avanti e difficilmente si spezzeranno, finché il padrone di essi non si riavvicinerà lasciando che i fili si accascino a terra
. Giulia P.

Ti cerco sulla linea dell’orizzonte ma tu sei oltre, solo il pensiero ti raggiunge. Stefano

Credo sia l’emozione più forte che un essere umano possa provare. Ti cambia, a volte in meglio e a volte in peggio. Il segreto è saperla solo gestire. Lucrezia

Una persona viene lasciata sola, in un angolo stretto della sua stanza. Non ha amici con cui potersi confidare. L’unica cosa che ha in quella stanza è un libro rosso: lo prende e inizia a sfogliarlo. Pagina dopo pagina, chiude gli occhi e immagina di vivere in un prato, insieme a tante persone a cui vuole bene. Maria Ludovica

Avrei voluto rimanerti accanto ma invece / Ti ho accompagnato lontano da me / Con un sorriso
Giovanna

Mi piace pensarlo. Vorrei dire che tutti siamo vicini ma non è così. Se vogliamo ciò bisogna svoltare l’angolo dei nostri pensieri per trovarci. Valerio

Per me è una parola che mi trasmette insicurezza: mi fa pensare a qualcosa che desidero con tutta me stessa, ma che trovo irraggiungibile. Mi fa pensare a quanto i miei sogni siano lontani dell’avverarsi e da quanta strada io abbia ancora da fare affinché si avverino. Giulia

Può essere una situazione determinata dalla distanza o può essere anche un’assenza temporanea e dolorosa. Può allontanare due persone o può renderle più vicine. Può essere fonte di felicità o di sollievo oppure può creare tristezza e paura. La lontananza può tante cose, ma comincia a significare poco quando qualcuno significa tanto. Antonio

La lontananza ormai non è una cosa di cui parlano tutti perché c’è la tecnologia che ci unisce, ma quelle persone hanno perso quella bellissima sensazione di stare insieme. Markuss

Quel senso di vuoto che ti mangia lo stomaco e prende a pugni il cuore. Emma

Quel qualcosa di soggettivo e astratto che ti perseguita nella consapevolezza che non puoi cancellarla. Giulia M.

La lontananza è solo uno stato di distanza fisica, ma per il cuore tale termine non sussiste perché non ci si allontana mai dalle persone care. Chiara

Qualcosa che non si può spiegare, che non si vede, a cui non puoi scappare. Non è mai prevista ed è questo che fa male. Alle volte si sceglie per cercare di non soffrire, magari tra due persone che si litigano e vogliono prendersi una pausa. Altre volte, tiene distanti due corpi che vogliono toccarsi, guardarsi, ma non due cuori.
Può avere molte sfumature e all’inizio non viene compresa come deve esserlo, ma incomincia a essere importante e a significare, solo quando quella persona che tu non ritenevi importante, è costretta a essere distante da te.
Sofia

SGUARDO, 17 marzo 2020
Lo sguardo comunica lo stato d’animo di una persona ed è lo specchio dell’anima. Ludovica

Durante la nostra vita incontriamo tanti sguardi: sguardi felici, sguardi spenti, sguardi persi, sguardi neutri…
È proprio lo sguardo che ci distingue dalle altre persone ed è proprio attraverso lo sguardo che riusciamo a guardare nell’anima.
Lucrezia

Lo sguardo fa capire ad uno sconosciuto chi sei veramente, lo sguardo vale più di 1000 parole. Giorgio

Può essere un qualcosa che si cerca in un’altra persona, qualcosa che ci “connette” all’altra persona. Ma può essere anche un qualcosa che noi vogliamo evitare perché ciò non ci fa sentire a nostro agio. Magari perché non ci sentiamo giusti, crediamo di non essere abbastanza o magari perché abbiamo semplicemente paura di “connetterci” con quella persona. Giulia C.

Due fasci di luce, in un millesimo di secondo, riescono a farci scansionare un’anima. Giulia P.

Con lo sguardo due persone possono capire dei sentimenti delle emozioni semplicemente guardandosi. Molte persone sottovalutano il potere dello sguardo… Antonio

Ciò che non si capisce ma senti perché troppo intenso, ciò che non si comprende ma che introduce nei nostri pensieri altre persone. Valerio

Per me è tutto nello sguardo perché si può capire come è fatta una persona nell’anima. Markuss

A volte, con gli occhi a fissare il vuoto, diamo l’illusione di stare prestando attenzione a qualcosa, illudiamo qualcuno di avere la nostra attenzione. Stefano

Con sti occhi ho visto le cose più strane, pensavo che guardandoti negli occhi avrei liberato un angelo. Non pensavo fosse un diavolo. Giovanna

Una forma di contatto senza distanza e senza tempo, che trasmette infiniti pensieri e emozioni. Marco

Lo sguardo esprime la profondità dell’anima ed è meraviglioso cercare di capirsi solo guardandosi negli occhi. Chiara

Lo sguardo è la migliore delle risposte. Emma

RITO, 18 marzo 2020
Il rito è un momento magico dove l’anima ha la possibilità di innalzarsi per raggiungere una dimensione al di fuori di quella terrena. Le parole, le formule che si recitano, e le azioni svolte servono ad aprire la porta per accedere a quel mondo diverso e incontrare chi vi dimora. Ludovica

Se vogliamo definire questa parola, possiamo dire che sia una situazione incantata o un’altra dimensione in cui puoi esternare tutti i tuoi sentimenti, le tue emozioni e le tue paure. Lucrezia

È una abitudine che si prende, come un piacere. Ma è qualcosa di imposto. Giovanna

Ripeto, ripeto e ripeto, non conosco se è bene o male, so solo che devo continuare farlo, così mi è stato detto, così ho deciso, perciò ripeto, ripeto e ripeto. Giulia P.

Un’azione che si compie continuamente ad intervalli di tempo regolari. Potrebbe essere un gesto d’amore rivolto a qualcuno o a noi stessi, ma potrebbe anche essere un’ossessione. È ciò per cui una persona vive, qualcosa di cui non si può fare a meno. Giulia C.

Un qualcosa che può portare fortuna o magari è rivolto a qualcuno o qualcosa di cui vogliamo sapere delle informazioni che ci aiutino in qualche modo agli altri sconosciuto. Valerio

Si abbandona tutto per pensare insieme agli altri. Markuss

Il rito è come un festeggiamento che coinvolge tutti, si balla, si danza e si festeggia! Giorgio

Il il rito è una consuetudine che di solito fai e neanche apprezzi, come per esempio la consuetudine di andare a scuola, che in questi giorni ci manca. Chiara

Innumerevoli anime cercano qualcosa, cercano di comunicare, di ottenere qualcosa a loro sconosciuto. Marco

*Pratica in Cerca di Teoria under 17 – esperimento di laboratorio a distanza per la costruzione di pensiero.

prossimi Appuntamenti

1 ott

LABPERM /Domenico Castaldo

LE PECORE DELLA LUNA

1, 2, 3, 4, 5 ott

con Domenico Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying del LABPERM

OPEN PRACTICE OPEN MIND IN LIVING BODY

2 ott

Carla Pollastrelli , Eugenio Imbriani

TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance