Calendario

April 2021

Non sono previsti spettacoli per il mese selezionato.

immagine di copertina La scuola non chiude

La scuola non chiude

Visioni
di Gigi Mangia

Il Ministro della Pubblica Amministrazione ha inviato ai Presidi una sua circolare invitandoli a prendere iniziative per tenere aperte le scuole per l’intera estate. La nobile ragione della circolare è quella di far recuperare agli studenti la formazione persa, in particolare, la socialità, che tanto ha influito sulla formazione socioaffettiva dei più piccoli.

Il teatro nel sociale ha un grande ruolo perché può attivare laboratori di scrittura creativa, di recitazione, di arte e di socialità fra i ragazzi per portarli a recuperare il senso smarrito dell’altro. Il finanziamento alle scuole aperte è di 520 milioni di euro, le domande di partecipazione scadono il 21 maggio, le età dei ragazzi coinvolti è quella che va dai 3 ai 18 anni. L’adesione delle famiglie e dei docenti è volontaria, il compenso del personale è extra stipendio.

Il Ministro Patrizio Bianchi di recente ha scritto un libro: “La scuola nello specchio” in cui focalizza i problemi, i ritardi, ma anche le possibili soluzioni. Il ministro Bianchi, nel suo passato, è stato Assessore all’Istruzione della Regione Emilia-Romagna dove ha fatto l’esperienza di ricostruire le scuole distrutte dal terremoto del 2012. Le piazze piene di macerie dei Comuni “della bassa modenese” e dell’appennino, anche in estate si trasformarono in aule scolastiche. Fu quella un’esperienza di scuola aperta, di partecipazione, di tutte le forze vive della società civile perché sentivano che il futuro è dei bambini e che bisogna difenderli, sostenerli e credere in loro.

L’Emilia-Romagna ha vinto il terremoto, Mario Draghi e Patrizio Bianchi, economisti e professori nella stessa università di Trento, vogliono vincere la pandemia da Covid-19 partendo, investendo e credendo nella scuola. Nel PNRR le risorse per la scuola, per la ricerca, per le borse di studio, per i dottorati, per il sostegno alle università delle aree svantaggiate del Paese risultano essere impegni veri verso l’Italia, che merita fiducie e rispetto da tutte le forze politiche, da tutti gli attori sociali, da tutte le scuole di pensiero economico, da tutte le agenzie culturali.

Il nuovo corso comincia proprio dalle Scuole che rimangono aperte durante l’estate, per recuperare il tempo prezioso perso nell’educazione e nella formazione, poiché i giovani sono il futuro del Paese.

prossimi Appuntamenti

1 ott

LABPERM /Domenico Castaldo

LE PECORE DELLA LUNA

1, 2, 3, 4, 5 ott

con Domenico Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying del LABPERM

OPEN PRACTICE OPEN MIND IN LIVING BODY

2 ott

Carla Pollastrelli , Eugenio Imbriani

TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance

immagine di copertina Gli occhi del teatro sulla Terra

Gli occhi del teatro sulla Terra

Visioni
di Gigi Mangia

22 aprile, giornata della terra. Il teatro fa parte della Terra, vive con la Terra, lotta per la Terra. L’inquinamento del clima ha cambiato la vita, ha modificato la successione delle stagioni. Il caldo anticipato sveglia le api, ma poi le gelate inattese le uccidono, le api muoiono e le piante perdono l’impollinazione. I fiori gelano le piante non danno più i frutti. La Terra è di chi la lavora. La Terra è di chi la conosce e l’attraversa a piedi nudi. La Terra è la salute del corpo, la profezia della vita, la bellezza dei fiori nel cielo.

Nel teatro entra la Terra, la poesia diventa canto di lotta, resistenza contro le povertà. Il teatro Koreja ha fatto della Terra le sue pagine più belle: il Pasto della tarantola, l’ulivo in processione col Santolivo, spettacoli che hanno promosso la bontà, la ricchezza, il lavoro della nostra Terra. La Terra conserva il seme della storia dell’uomo; il teatro è il giardino dove quel seme, attraverso l’arte, diventa rappresentazione dell’identità di chi, nella Terra, costruisce la propria carta d’identità.

prossimi Appuntamenti

1 ott

LABPERM /Domenico Castaldo

LE PECORE DELLA LUNA

1, 2, 3, 4, 5 ott

con Domenico Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying del LABPERM

OPEN PRACTICE OPEN MIND IN LIVING BODY

2 ott

Carla Pollastrelli , Eugenio Imbriani

TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance

immagine di copertina a voce Alta

a voce Alta

il progetto dedicato agli studenti per una Puglia libera dalle mafie

Visioni
di Gigi Mangia

Il teatro e i laboratori di educazione alla bellezza e alla legalità. È bello per l’adolescente essere correttamente educato per poi diventare un uomo felice.

Il progetto “A voce alta”, approvato e finanziato in Puglia dalla Presidenza Giunta Regionale, è pensato per affrontare le gravissime difficoltà educative e formative degli anni ’30 del terzo millennio.

A causa della pandemia gli studenti hanno perso 2 anni di scuola, ritardando la loro formazione intellettuale e personale. La didattica a distanza ha aggravato le condizioni di studio, facendo emergere le differenze sociali e aumentando la dispersione scolastica. Per la prima volta, infatti, c’è stata dispersione nella scuola primaria a Napoli e a Caserta dove 100 bambini non sono più andati a scuola, il sud è il
penalizzato. Le linee pedagogiche del progetto riguardano bellezza e legalità, raggiungimento dell’equilibrio personale attraverso il riconoscimento della norma come principio di valore; voce e corpo per definire il tempo e lo spazio delle relazioni attraverso una grammatica capace di vincere la paura dell’altro come causa del contagio; le parole come abito dei rapporti personali.

L’età evolutiva degli adolescenti è complessa, aperta ed imprevedibile. La si può paragonare ad una cattedrale in costruzione, il cui cantiere è fatto da molte competenze. Il tempo percepito dai giovani è quello vuoto, dove il futuro è assente ed è facilmente occupato dalle carriere facili, dai soldi illegali, dalle mafie. L’insegnamento della Costituzione non deve essere inteso come una barriera all’illegalità, ma come la strada attraverso la quale raggiungere il traguardo di cittadino libero di decidere e responsabile di scegliere. La Costituzione è un documento chiaro, scritto per educare, formare il cittadino di ogni tempo
nella cultura del rispetto. Le mafie sono le controculture che non possono essere sconfitte né dal penale né dall’impegno lodevolissimo dei giudici nei tribunali perché l’illegalità è una cultura che attraversa le vene delle parole e si può vincere con l’educazione civica.È bello per gli adolescenti essere correttamente educati per poi diventare uomini felici in una società libera di scegliere, responsabile di agire.

prossimi Appuntamenti

1 ott

LABPERM /Domenico Castaldo

LE PECORE DELLA LUNA

1, 2, 3, 4, 5 ott

con Domenico Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying del LABPERM

OPEN PRACTICE OPEN MIND IN LIVING BODY

2 ott

Carla Pollastrelli , Eugenio Imbriani

TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance

immagine di copertina Vaccinarsi in un museo

Vaccinarsi in un museo

A Lecce la cultura è un valore accessibile per la salute e il benessere sociale

Visioni
di Gigi Mangia

Al Museo Castromediano di Lecce ci si vaccina ascoltando musica classica e passeggiando fra i reperti archeologici. Il vaccino al museo è un segnale importante di lotta al Coronavirus, un cambiamento e un’idea nuova, che promuove la cultura come valore  accessibile per la salute ed il benessere sociale. È una strada per non cadere nella solitudine. Un’idea di museo come cuore attivo della città, che vive per la comunità. Il museo è la casa delle muse, dove l’arte continua, dove la città si ritrova, dove la cittadinanza non si perde. Il museo conserva la Storia, resiste al tempo, sente l’uomo, lo conosce, parla della sua vita e lo difende. Il museo diventa il fronte dell’impegno civico contro la pandemia, evitando di affrontare il vaccino nel disagio, nella sofferenza della paura.

Ci sono tanti modi per non cadere nell’inferno del dolore, nel peccato della paura: difendere la salute in un museo è come trovare la strada che abbatte tutte le barriere.

L’arte è il solo farmaco che non ha bisogno di essere accompagnato dal bugiardino perché è un bene assoluto.

Chiudere i musei è stato un errore perché ha disorientato la vita della città. Aprirli al vaccino è un modo per ripianare il debito che le città d’arte, a torto, hanno pagato.

prossimi Appuntamenti

1 ott

LABPERM /Domenico Castaldo

LE PECORE DELLA LUNA

1, 2, 3, 4, 5 ott

con Domenico Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying del LABPERM

OPEN PRACTICE OPEN MIND IN LIVING BODY

2 ott

Carla Pollastrelli , Eugenio Imbriani

TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance

immagine di copertina La parola pace

La parola pace

Visioni
di Gigi Mangia

Nel suo viaggio del 17 marzo, il Papa ha parlato al mondo di Pace.
Sono 42 i Pesi in cui c’è la guerra ed è bandita la parola Pace: il mondo d’odio dei campi di concentramento, della distruzione dei villaggi, dei lager, dei profughi di guerra in cui il diritto alla vita è sospeso nelle mani di trafficanti i esseri umani. Papa Francesco ha parlato del tragico esodo dei cristiani, dopo l’invasione della Piana di Ninive da parte dell’Isis. La tappa ricca di significato è stata quella nella città di Qaraqosh, nella Chiesa dell’Immacolata Concezione che i terroristi avevano trasformato in un poligono di tiro. La storia delle religioni monoteiste è storia di sangue innocente, di distruzione dei simboli, di abbattimento dei templi di preghiera. Colpire i simboli religiosi, abbattere i monumenti serve per cancellare la storia e per annullare il genius loci dei valori, delle identità forti e delle loro tradizioni.

La città di Otranto è stata una pagina di storia di odio e di violenza religiosa. Nel 1480, la cittadina salentina subì l’invasione dei turchi al comando del sultano Maometto II Natih, il quale dopo aver decapitato, sul colle della Minerva 800 cristiani, invase la città e poi occupò la Chiesa dei Martiri, trasformandola in una stalla per i suoi cavalli, i quali ebbero modo di calpestare il mosaico del Frate Pantaleone. La guerra dell’Islam estremista del XXI secolo è stata rivolta proprio contro i simboli e i luoghi della cultura città, dalle sedi dei giornali ai monumenti. C’è un sovranismo di ritorno tra i popoli.

C’è una strada che porta all’odio e causa sangue: è quella che unisce il potere della politica al potere dell’altare nella fede. La cultura non ha chiuso il suo conto con gli errori del ‘900 ed il vocabolario degli intellettuali non ha le parole giuste per favorire una narrazione capace di affermare il futuro di Pace che vogliamo essere. È una lotta, lunga e faticosa, quella che bisogna fare prima di raggiungere quel modello sociale, culturale, economico-ambientale, in cui l’uomo non sia più lupo di sé stesso.

prossimi Appuntamenti

1 ott

LABPERM /Domenico Castaldo

LE PECORE DELLA LUNA

1, 2, 3, 4, 5 ott

con Domenico Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying del LABPERM

OPEN PRACTICE OPEN MIND IN LIVING BODY

2 ott

Carla Pollastrelli , Eugenio Imbriani

TRA RITO E PERFORMANCE: catarsi e trance