Al margine della città, c’è un luogo
Visioni
di Massimo Grecuccio*
Al margine della città, c’è un luogo alieno e familiare. Per entrarvi, guado un piccolo giardino. Ultime sigarette svaporano con i rumori del giorno. Varco la soglia, sono nel foyer,una piazza e una navicella.
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Qui attendo. Nella china dei giorni finché morte non ci separi sto sempre. Qui invece, per fatale appuntamento, aspetto i simulacri di giorni qualunque.
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Entro in una zona franca. In scena sospinte da correnti sotterranee un andirivieni di maschere. I corpi e le voci mi inondano, sciolgono il tempo, dragano l’anima. Su tutto aleggia un cimitero sospeso di quadri spenti senza rimedio.
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Le ombre dei convenuti si mescolano nella penombra amniotica una comunità fugace mi circonda. Posso infine giocare – con scadenza breve – il ruolo del guardone impunito.
*ASSENTI, PRESENTI – Progetto di scrittura e drammaturgia partecipata con gli spettatori
Guarda il video https://vimeo.com/521344407