Calendario

April 2021


16 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

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17 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo


18 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Andrea Baracco / Cardellino srl

Metamorfosi


19 lug

Nicola Lagioia

Presto saprò chi sono

Pippo Delbono

Di notte


20 lug

Stefano Massini

Alfabeto delle emozioni


21 lug

Concita De Gregorio e Erica Mou/Teatri di Bari

Un’ultima cosa


22 lug

Ermanna Montanari/Albe

Vergine madre, figlia del tuo figlio


23 lug

Masque teatro e a seguire Dewey Dell

Voodoo

Dewey Dell

Deriva traversa

Teatro Koreja

Paladini di Francia


24 lug

Spellbound Contemporary Ballet

The real you

Leo Bassi

70 Anni


25 lug

Parini Secondo + Parini Secondo / Bremo

Speeed +What will happen tomorrow

Ivo Dimchev

Top Faves

immagine di copertina La parola pace

La parola pace

Visioni
di Gigi Mangia

Nel suo viaggio del 17 marzo, il Papa ha parlato al mondo di Pace.
Sono 42 i Pesi in cui c’è la guerra ed è bandita la parola Pace: il mondo d’odio dei campi di concentramento, della distruzione dei villaggi, dei lager, dei profughi di guerra in cui il diritto alla vita è sospeso nelle mani di trafficanti i esseri umani. Papa Francesco ha parlato del tragico esodo dei cristiani, dopo l’invasione della Piana di Ninive da parte dell’Isis. La tappa ricca di significato è stata quella nella città di Qaraqosh, nella Chiesa dell’Immacolata Concezione che i terroristi avevano trasformato in un poligono di tiro. La storia delle religioni monoteiste è storia di sangue innocente, di distruzione dei simboli, di abbattimento dei templi di preghiera. Colpire i simboli religiosi, abbattere i monumenti serve per cancellare la storia e per annullare il genius loci dei valori, delle identità forti e delle loro tradizioni.

La città di Otranto è stata una pagina di storia di odio e di violenza religiosa. Nel 1480, la cittadina salentina subì l’invasione dei turchi al comando del sultano Maometto II Natih, il quale dopo aver decapitato, sul colle della Minerva 800 cristiani, invase la città e poi occupò la Chiesa dei Martiri, trasformandola in una stalla per i suoi cavalli, i quali ebbero modo di calpestare il mosaico del Frate Pantaleone. La guerra dell’Islam estremista del XXI secolo è stata rivolta proprio contro i simboli e i luoghi della cultura città, dalle sedi dei giornali ai monumenti. C’è un sovranismo di ritorno tra i popoli.

C’è una strada che porta all’odio e causa sangue: è quella che unisce il potere della politica al potere dell’altare nella fede. La cultura non ha chiuso il suo conto con gli errori del ‘900 ed il vocabolario degli intellettuali non ha le parole giuste per favorire una narrazione capace di affermare il futuro di Pace che vogliamo essere. È una lotta, lunga e faticosa, quella che bisogna fare prima di raggiungere quel modello sociale, culturale, economico-ambientale, in cui l’uomo non sia più lupo di sé stesso.

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17 lug

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La conversione di un cavallo