8 settembre: giornata internazionale dell’alfabetizzazione
Visioni
di Gigi Mangia
L’8 settembre ricorre la giornata internazionale dell’alfabetizzazione. É una giornata straordinaria per l’importanza del tema è soprattutto per la rilevanza nella formazione culturale.
Per l’Italia é una giornata ancora più importante, perchè l’11% della popolazione scolastica abbandona i banchi di scuola e quindi inesorabilmente riempié le fila degli analfabeti. La scuola ha un ruolo fondamentale per superare e combattere l’abbandono scolastico.
Servono risorse ingenti per avere una scuola capace di educare, attrezzata di aule, di tecnologia, di palestre , di tempo pieno, di insegnanti preparati e specializzati. Sono questi tutti capitoli di spesa che la politica non ha voglia di vedere. Il governo in carica infatti, nella nuova finanziaria minaccia tagli proprio nella scuola. Il PNRR per la scuola prometteva finanziamenti di oltre otto miliardi per costruire asili, palestre, aule fini alle Università.
Nella revisione, del ministro Raffaele Fitto, al PNRR dei 140 punti, molti riguardano la scuola. Raffaele Fitto, nella sua facile carriera di successo politico, non ha mai avuto grande interesse proprio per la scuola ed è forse questa una delle ragioni del suo disinteresse. I soldi del PNRR per la scuola dovevano superare le differenze in campo formativo della scuola fra Nord e Sud del paese. Questo obiettivo ormai possiamo dire che l’abbiamo perso.
Al ministro Fitto, Giorgia Meloni ha consegnato il compito dello sviluppo del Mezzogiorno, progettando un’unica zona “ZES” per facilitare lo sviluppo del sud risolvendo i gravi problemi che non sono nati oggi ma sono vecchi di anni.
La lotta contro la dispersione scolastica e soprattutto per avere una scuola capace di rispondere ai bisogni formativi delle nuove generazioni appartiene all’Italia e non puó essere vinta se viene consegnata alle aule parlamentari in cui i partiti proprio per la scuola non hanno nessuna credibilità e soprattutto la fiducia del Paese.