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February 2024


31 lug

Tourneè

immagine di copertina Straniero ovunque

Straniero ovunque

Visioni
di Gigi Mangia

Solo la forza dell’arte potrà liberare il pianeta dal razzismo.
C’è una geografia del razzismo che narra la storia dei paesi e dei luoghi ancora sfruttati, sottomessi e obbligati a subire i valori della civiltà occidentale. Resiste ancora la paura e il rifiuto della pelle nera dell’immigrato che ruba il lavoro, che porta la droga nelle periferie delle città, che delinque e riempie le carceri, esiste ancora l’idea che vede l’africa come la discarica dei rifiuti dei paesi industrializzati. Il razzismo ha radici antiche e profonde nella cultura e il rifiuto verso l’immigrazione è fratto di barriere, sociali, culturali e religiose.

Contro un mondo chiuso nella paura, di vedere l’ uomo che si muove, che cammina e attraversa la terra e l’acqua, come sempre ha fatto fin quando ha cominciato a conoscere il mondo, è lo “Straniero”. L’uomo infatti nasce straniero. La sua forza è quella di essere novità cioè essere creatività universale. Lo straniero porta parole nuove, racconta storie e canta canzoni di mondi lontani e prega il suo Dio. Ovunque l’uomo è straniero. La mostra di arte contemporanea alla Biennale di Venezia, ha come tema : “Straniero Ovunque”, è questo un tema di grande forza culturale, di sfida contro la politica in crisi che contro gli immigrati continua a costruire muri e finanzia lager di detenzione perchè non ha una visione dello straniero ovunque. Dal 20 Aprile a Venezia 300 artisti racconteranno con le loro opere lo straniero e la terrà che abbiamo trascurato perchè non siamo stati capaci di vedere.
Io vorrei che la mostra di arte contemporanea della Biennale di Venezia fosse dedicata al giovane Ousmane Sylla, morto suicida nel CPR di Campo Galeria, a 20 km da Roma in condizioni disumane da essere una vergogna per il nostro paese.
L’arte educa la mente e aiuta i cuori ad amare, a non chiudere la porta allo Straniero.

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