Equilibrio Dinamico Dance Company
CONFINI DISUMANI
“Noi siamo il rosso e il nero della terra, un oltremare di sandali sfondati, il polline e la polvere nel vento di stasera. Uno di noi, a nome di tutti, ha detto: “Non vi sbarazzerete di me. Va bene, muoio, ma in tre giorni resuscito e ritorno”.
Confini Disumani ispirato al testo ‘Solo Andata’ di E. De Luca è una preghiera fisica, una denuncia, un quadro nudo e svilito della nostra società odierna dove nazione e patria si sgretolano a causa della mancata umanità che il mondo subisce.
L’onestà dei corpi e il potente coinvolgimento drammaturgico fanno di ‘Confini Disumani’ un lavoro intenso e toccante che porta lo spettatore a riflettere e a tratti a sentirsi colpevole del mancato valore etico e morale dell’essere umano.
[…]I danzatori di Confini Disumani, guidati dalla coreografa Roberta Ferrara, hanno messo il pubblico di fronte ad una sfrontata e ripetuta frenesia, in cui anche il senso di appartenenza al proprio corpo viene meno. Da un quadro iniziale di gruppo, trii, assoli e duetti si susseguono a ritmi incalzanti in cui dramma, iperattività, senso di sradicamento da sé stessi vengono alla luce. Il problema attuale della nostra società è proprio la perdita del senso di appartenenza, l’essere migranti, profughi, privi di identità e quando queste condizioni arrivano a confini disumani allora scatta la follia, la frenesia continuativa. I danzatori, molto bravi e preparati tecnicamente, nonché dotati, sono stati molto incisivi in linea con tematica drammaturgica senza concedere nessun momento di pausa, riflessione o speranza:forse c’era bisogno di mostrare il limite per poi sperare in una reazione quasi di esigenza liberatoria da parte del pubblico.
Campa di danza – 4 febbraio 2016
Coreografie e Set Concept:
Roberta Ferrara
Disegno Luci: Roberto Colabufo
Costumi: Roberta Ferrara
Danzatori:
Claudia Vergari,
Anastasia Galati,
Davide Storto, Rocco Vitulli,
Giuseppe Crognale,
Massimo Palumbo,
Lea My,
Aurora Profili,
Mattia Chiarelli
Produzione:
Equilibrio Dinamico
Con il sostegno di:
Teatro Koreja
Con il supporto delMinistero della Cultura