Gli occhi del teatro sulla Terra
Visioni
di Gigi Mangia
22 aprile, giornata della terra. Il teatro fa parte della Terra, vive con la Terra, lotta per la Terra. L’inquinamento del clima ha cambiato la vita, ha modificato la successione delle stagioni. Il caldo anticipato sveglia le api, ma poi le gelate inattese le uccidono, le api muoiono e le piante perdono l’impollinazione. I fiori gelano le piante non danno più i frutti. La Terra è di chi la lavora. La Terra è di chi la conosce e l’attraversa a piedi nudi. La Terra è la salute del corpo, la profezia della vita, la bellezza dei fiori nel cielo.
Nel teatro entra la Terra, la poesia diventa canto di lotta, resistenza contro le povertà. Il teatro Koreja ha fatto della Terra le sue pagine più belle: il Pasto della tarantola, l’ulivo in processione col Santolivo, spettacoli che hanno promosso la bontà, la ricchezza, il lavoro della nostra Terra. La Terra conserva il seme della storia dell’uomo; il teatro è il giardino dove quel seme, attraverso l’arte, diventa rappresentazione dell’identità di chi, nella Terra, costruisce la propria carta d’identità.