Calendario

February 2020


16 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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17 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo


18 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Andrea Baracco / Cardellino srl

Metamorfosi


19 lug

Nicola Lagioia

Presto saprò chi sono

Pippo Delbono

Di notte


20 lug

Stefano Massini

Alfabeto delle emozioni


21 lug

Concita De Gregorio e Erica Mou/Teatri di Bari

Un’ultima cosa


22 lug

Ermanna Montanari/Albe

Vergine madre, figlia del tuo figlio


23 lug

Masque teatro e a seguire Dewey Dell

Voodoo

Dewey Dell

Deriva traversa

Teatro Koreja

Paladini di Francia


24 lug

Spellbound Contemporary Ballet

The real you

Leo Bassi

70 Anni


25 lug

Parini Secondo + Parini Secondo / Bremo

Speeed +What will happen tomorrow

Ivo Dimchev

Top Faves

immagine di copertina Il Mediterraneo mare di pace

Il Mediterraneo mare di pace

Visioni
di Gigi Mangia

Il 23 Febbraio, sarà il Papa Francesco, a Bari, a parlare di pace nel Mediterraneo. Jorge Mario Bergoglio, vescovo della Chiesa dell’Argentina, sente viva la necessità e l’importanza di sostenere, nella sua pastorale, la pace, ed è l’unico leader al mondo, a poterlo fare e per di più, ad essere creduto. Il Mediterraneo, nel passato è stato mare di scontro politico e religioso. Fu proprio nel Mediterraneo, dove lo scontro portò alla rottura della Chiesa d’Oriente da quella d’Occidente e dove fallì anche il progetto di tenere unita la chiesa, dall’Imperatore Carlo V, in lotta con il Monaco agostiniano tedesco, Martin Lutero, leader del Protestantesimo. Nella divisione della Chiesa, il Mediterraneo è stato scontro di civiltà e teatro di guerra, soprattutto dopo che le grandi monarchie europee coinvolsero nella loro lotta gli arabi. Il Mediterraneo è la strada che da Occidente porta ad Oriente. Il mare di due culture, di due grandi capitali: Atene e Gerusalemme. Di due civiltà, quella araba e quella cristiana in lotta per il dominio e per il commercio dei popoli tra le due sponde. È stata una divisione sofferta, una lunga guerra subita dai popoli lungo le due sponde. È stata una guerra combattuta nel potere assoluto del simbolo della Croce. La Croce della Chiesa sempre grande, centrale, sempre pregiata, di oro, di bronzo, di marmo. È stato il Vescovo Don Tonino Bello, pastore e profeta, quello che ha preferito la Croce semplice fatta del legno dell’Ulivo, l’albero simbolo del paesaggio e del pensiero del Mediterraneo, oggi scomparso dal Salento. Don Tonino non amava e non vedeva il potere assoluto e centrale del crocifisso nel rapporto e nel credo dei popoli. Il Vescovo di Molfetta, parlava infatti, del crocifisso provvisorio nella chiesa. Per Lui il crocifisso era l’inizio di un nuovo processo della storia della liberazione dell’uomo dal peccato: era una storia da fare passo dopo passo, da raccontare parola dopo parola, sempre in cammino. Don Tonino era pastore e profeta e aveva l’arte della poesia. Conosceva le parole. Le pesava di notte con la bilancia del dolore, nel silenzio del sonno. Le parole erano per lui gli utensili del suo pensiero, del suo essere costruttore di pace. Don Tonino era teologo e filologo, era profondo conoscitore della cultura di Atene e ricco della fede di Gerusalemme. Oriente e Occidente in Don Tonino non sono due mondi, due civiltà, ma una sola strada: quella della cultura delle convivialità unite nella capacità di essere fraternità. La marcia dei 500 a Sarajevo non fu solo un gesto di coraggio di ribellione del frate contro la guerra, ma un vero esempio di come superare la guerra civile di due civiltà tra di loro contrapposte, araba e cristiana, di famiglie divise  cristiani e arabi. Don Tonino è il santo del mediterraneo di pace. Tutti ci aspettiamo, da Papa Francesco la proclamazione di Don Tonino, Santo della Pace che possa finalmente guidare i popoli a superare la guerra a fare la strada della convivialità delle differenze, ad essere fraternità o chiesa unita come predicava il prete di Alessano.

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16 lug · 18 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

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17 lug

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo