Il teatro ritorna
Visioni
di Gigi Mangia
Dopo l’estate, come l’autunno, ritorna il teatro!
“Ci si sveglia un mattino che è morta l’estate,
e negli occhi tumultuano ancora splendori
come ieri, e all’orecchio i fragori del sole
fatto sangue. È mutato il colore del mondo.”
Versi dalla poesia Mito di Cesare Pavese.
È cambiata l’aria, non c’è più la paura del contagio, il teatro ritorna ad aver l’80% del pubblico in presenza. Per il teatro, il desiderio di avere pubblico è come quello del “parto”, cioè di una nascita che si rinnova, si arricchisce, cresce di emozioni spettacolo dopo spettacolo. La presenza in teatro è forza viva, è respiro di
parole, scambio di corpi, silenzio disegnato dalle e con le emozioni. In teatro ogni Io rinuncia per diventare Noi, per non avere distanza dal palco, per essere comunità coniugata dal pubblico con gli attori. Il teatro è socialità culturale condivisa, è desiderio di crescere e di avere occhi liberi di guardare gli occhi e volti degli altri. Koreja ha progettato la nuova stagione con la volontà di riprendere il cammino con la città, con le famiglie e le scuole, interrotto dalla pandemia e dai sacrifici economici che tutto il mondo del Teatro ha dovuto affrontare. Koreja ritorna, la città è più viva, il colore del mondo è cambiato come dice nella sua poesia Cesare Pavese.