Calendario

April 2022


16 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

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17 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

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Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo


18 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

Andrea Baracco / Cardellino srl

Metamorfosi


19 lug

Nicola Lagioia

Presto saprò chi sono

Pippo Delbono

Di notte


20 lug

Stefano Massini

Alfabeto delle emozioni


21 lug

Concita De Gregorio e Erica Mou/Teatri di Bari

Un’ultima cosa


22 lug

Ermanna Montanari/Albe

Vergine madre, figlia del tuo figlio


23 lug

Masque teatro e a seguire Dewey Dell

Voodoo

Dewey Dell

Deriva traversa

Teatro Koreja

Paladini di Francia


24 lug

Spellbound Contemporary Ballet

The real you

Leo Bassi

70 Anni


25 lug

Parini Secondo + Parini Secondo / Bremo

Speeed +What will happen tomorrow

Ivo Dimchev

Top Faves

immagine di copertina La Russia fuori dalla biennale di Venezia

La Russia fuori dalla biennale di Venezia

Visioni
di Gigi Mangia

Con un comunicato stampa, la Biennale di Venezia ha comunicato che la Russia è fuori dalla Biennale d’Arte Contemporanea, che sarà inaugurata il 24 aprile, ma il padiglione russo sarà chiuso. La ragione dell’esclusione degli artisti russi è stata quella della guerra feroce e violenta di Vladimir Putin, il quale ha agito violando le norme del Diritto Internazionale che vietano l’invasione degli Stati con atti di guerra.

La guerra è contraria alla creatività. Uccide i bambini e stupra le donne, bombarda teatri e monumenti, scuole e biblioteche. L’arte, universale e bene dell’umanità non è indifferente alla guerra. I teatri, i musei, le biennali come i festival, non sono neutrali. L’arte non è neutrale. Già nel 1500 l’arte era l’arma critica contro la guerra, ma il suo ruolo politico divenne importante nella politica con l’Illuminismo francese. L’arte contemporanea si esprime spesso con istallazioni, che prevedono la partecipazione e il coinvolgimento della società.

L’arte contemporanea, infatti, è coinvolgimento e partecipazione e non è licitazione di opere in sale di esposizione. Le immagini dei palazzi sventrati dai missili, di donne e bambini in fuga sotto i colpi dell’artiglieria dei cecchini e di città rase al suolo, come le notizie di esecuzione sommarie e fosse comuni, provenienti dai territori conquistati dalle forze ucraine, intorno a Kiev, ci hanno sconvolti tutti per la crudeltà efferata. Vladimir Putin ha negato la sua responsabilità, ma è evidente invece, che davanti a questi crimini di guerra egli deve essere portato ad essere giudicato dalla Giustizia Internazionale. Vladimir Putin vuole distruggere l’intera Ucraina.

A Bucha, città a 60 km da Kiev, l’esercito russo ha compiuto un massacro di civili, ha usato forni crematori mobili per far scomparire i corpi dei morti al fine di cancellare le prove del massacro. Sono stati trovati 410 corpi in una fossa comune. Il massacro di Bucha riporta indietro la nostra memoria a quello avvenuto 25 anni fa Srebrenica dove le forze bosniache e quelle russe massacrarono migliaia di civili musulmani. 25 anni fa l’Europa fu debole e non volle vedere, ora invece l’Europa vuole reagire e non ripetere l’errore. Il disegno geopolitico di Vladimir Putin è fuori dal tempo, nella gloriosa follia della Russia di oggi, potenza coi piedi di argilla che vive e cerca un ritorno al vecchio nazionalismo del passato. La Russia di Putin non merita la Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia. Merita invece il suo Presidente di essere portato davanti alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato dei crimini di guerra contro l’umanità.

La Biennale di Venezia, con i suoi 127 anni di storia, ha avuto il coraggio di escludere gli artisti russi dalla Biennale d’Arte Contemporanea per portare all’attenzione delle diplomazie il tema della pace, del rispetto del Diritto Internazionale che vieta l’aggressione di espansione con la guerra.

L’arte e la scienza sono universali e sono soprattutto il bene dell’umanità.

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16 lug · 18 lug

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17 lug

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