L’interesse del teatro Koreja verso la fragilità
Visioni
di Gigi Mangia
l progetto “le case speciali” : la crescita difficile degli adolescenti, la povertà educativa, il desiderio di sentirsi liberi sono il lavoro del teatro Koreja, in collaborazione con la scuola e le famiglie.
Il laboratorio di Alessandra De Luca, attraversa i tempi difficili della fragilità, dei modi e dei tempi dell’adolescenza nella fatica di trovare l’identità nella libertà. “Non devi” è il muro da superare per gli adolescenti. Attraverso frammenti di esistenza, di sofferenza al male, di essere debole e fragile e quindi di subire, Alessandra De Luca riesce a comporre un universo di vita in cui l’Io si accende nella creatività, affermandosi come pensiero e come cuore: amare e pensare, vivere e rispettare l’altro.
Per sua natura l’essere umano si muove, tra libertà e necessità, tra libero arbitrio e costrizione, tra quello che puó e quello che non vuole fare, cercando un equilibrio tra le regole che la società nelle sue strutture impone rispetto ai desideri tra diritti e doveri che in una società armoniosa dovrebbe essere in grado di assecondare la crescita degli adolescenti. Gli adolescenti non devono subire le aspettative degli adulti, della scuola, non devono sentirsi falliti, non sono la ripetizione del passato al contrario rappresentano il futuro sono la creatività, sono la società che desideriamo essere.
La libertà è il profumo della vita e il teatro lo crede.