Sentire senza vedere: un modo diverso per vivere il paesaggio
Visioni
di Gigi Mangia
La natura umana dell’uomo è quella di essere ecologia. La poesia del poeta Giacomo Leopardi, inizió in un modo nuovo di fissare una ecologia culturale capace di valorizzare i sentimenti, come forza straordinaria della mente, come visione del pensiero. Con il Leopardi, l’ecologia diventó tempo di vita, di appartenenza come esperienza dei luoghi proiettati nell’immaginazione. È profondo e sincero il sentire del poeta quando nel canto “l’infinito” scrive : “sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dall’ultimo orizzonte il guardo esclude.”
Il poeta sente e vive nel corpo il paesaggio del suo tempo abitato, lo sente caro, lo vive sereno, lo rende unico nell’immaginazione. Le parole dei versi del poeta Leopardi non sono parole degli occhi indifferenti alle emozioni, ma sono parole ricche di pensieri aperti verso orizzonti senza colori. Così scrive il poeta: “Ma sedendo e mirando, interminati spazi di la da quella, e sovraumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura.”
Il pensiero del poeta è come il vento, segue la voce delle foglie in cui si riconosce e non si spaventa.” Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.”
Giacomo Leopardi ha vissuto una vita difficile, complicata ma il dolore e le difficoltà sono state i valori e la sua diversità che lo hanno portato a maturare una visione, una filosofia di un pensiero ecologico che prende per mano l’uomo e lo accompagna lungo le strade del pensiero dove scoprire la sua natura tormentata…
Credo che la poesia di Leopardi sia molto attuale perchè facilita la ricerca, promuove la conoscenza dell’uomo e porta il teatro ad approfondire e a rappresentare la fragilità e il dolore dell’uomo nella tristezza. In Puglia il festival dei sentimenti che si tiene in Val d’Itria tra i comuni di Alberobello, Ostuni e Cisternino, si è occupato del pensiero come ecologia grazie al contributo di esperti e di importanti intellettuali come Stefano Mancuso.