uno spettacolo di Koreja
Acido Fenico (2011)
La solitudine di Mimmo Carunchio camorrista
Domenico Carunchio è un malavitoso pugliese affiliato alla Sacra Corona Unita, organizzazione criminale mafiosa nata e sviluppatasi nel Salento alla fine degli anni 70.
Carunchio racconta la sua vita, una vita scandita dai momenti rituali dell’affiliazione, molto simili ai momenti di preghiera dell’uomo solo che, davanti a scelte fondamentali della propria vita, ha bisogno di rafforzare con la fede le proprie scelte.
Carunchio ci porta nell’abisso dell’animo umano più degradato e più vuoto, così come la società che gli sta intorno.
Carunchio sceglie di stare dalla parte dei “cattivi”, perché sin dall’inizio “non c’è posto per uno come lui nella società”.
Questa scelta genera la tragedia. Domenico Carunchio è l’eroe tragico di una strana tragedia, quella mafiosa, piena di sfaccettature grottesche, melodrammatiche. Oggi che la convivenza tra la politica e la mafia è sempre più chiara e conosciuta, un personaggio come Domenico Carunchio ci fa solo “sorridere” e riflettere.
testo Giancarlo De Cataldo progetto e regia Salvatore Tramacere con Fabrizio Saccomanno scene e luci Lucio Diana selezioni musicali D/Generator (LDM) cura tecnica Mario Daniele, Angelo Piccinni organizzazione Laura Scorrano