di Stefano De Matteis
S’è stutato ‘o sole (1991)
In primo piano due donne. Il sud fa da sfondo. In un teatro inagibile – luogo del rifugio prima e della rinascita poi –, il teatro della vita e le rappresentazioni della realtà si rincorrono. A partire da un editto che vieta alle donne di avere figli si dipana una sorta di tragicomica via crucis di una madre, scandita in quattro movimenti che rappresentano quattro diversi stati d’animo. Lei, spettro della eduardiana Filumena Marturano,
muove all’inseguimento di un figlio, intraprendendo così un viaggio che la porterà ad affrontare i fantasmi della sua immaginazione quanto la cruda realtà. Ma la sua vita e la sua fantasia non riescono a decollare, ancorate come sono alla realtà, nelle situazioni vere, fatte di notizie rubate alla cronaca nera quotidiana. Al suo fianco un’altra donna che, non essendo madre, vive il ruolo di una “figlia” facendole da spalla. Insieme danno corpo a una farsa tragica, una commedia nera. Tenteranno la tragedia ma senza riuscirvi, scadendo continuamente in una sorta di musical dove raccogliere i brandelli della loro propria esistenza e da lì ripartire: di fronte a un presente immobile rimane unicamente la necessità di ricominciare daccapo
da un’idea di Silvia Ricciardelli con Pina Bucci e Silvia Ricciardelli
scene Lucio Diana regia Salvatore Tramacere
con la partecipazione di Luigi Stifani