Nuova produzione
uno spettacolo di Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali
X di Xylella, Bibbia e Alberi Sacri
Dal Libro della Genesi
Al principio Dio creò i cieli e la terra e disse:
Produca la terra germogli, erba che produca seme,
e alberi da frutto che
facciano frutto secondo il loro genere
Poi il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden,
perché lo coltivasse e lo custodisse”
I Pugliesi sono figli di ulivi e viti. Di olio e vino. Di oro e sangue e sole.
Non ce n’è uno che non possegga un pezzo di terra, seppur piccolo, con qualche ulivo.
Alcuni fanno gli agricoltori, molti altri sono figli di contadini. Spesso, chi non lavora nelle campagne, le abbandona. Le lascia a crescere incurate. Molti altri, nostalgici, investono tempo nel week-end, o i soldi dei risparmi, per tirare su qualche prodotto fresco dalla propria campagna.
Quello che vale per tutti i Pugliesi, è che un pezzo di pane, condito solo con sale e olio che pizzica, appena fatto, è il sapore di Casa.
E i loro ulivi, si dice, “sono immortali”, nascondono nel loro attorcigliarsi centinaia e centinaia di anni.
Niente potrebbe mai distruggerli. Niente. Tranne Xylella.
Nel 2013, dieci anni fa, vengono ritrovati i primi ulivi disseccati, come arsi da un fuoco mai appiccato.
Qualcosa che gli agricoltori non hanno mai visto, perché gli ulivi sono sempreverdi.
Qualcuno ipotizza “E’ rodilegno giallo”, altri è la lebbra degli ulivi”, ma qualcosa non torna. Dopo ricerche e accertamenti, gli esperti del CNR di Bari riescono a strappare un segreto alla natura: è “Xylella fastidiosa”.
E’ un batterio incurabile, inserito nella lista europea dei Patogeni da Ouarantena.
Xylella viaggia dentro gli ulivi, e tra di essi.
Dentro ci riesce perché risale i vasi delle piante, dentro cui scorre la linfa, e riesce a farlo anche controcorrente. Tra l’uno e l’altro invece, si sposta salendo a bordo di un insetto vettore, la Cicalina Sputacchina. L’unico modo per fermarla è tagliare gli alberi infetti, e farlo il prima possibile.
con Chiara Dello Iacovo, Luna Maggio, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Kyara Russo Maria Tucci, Andjelka Vulic regia Gabriele Vacis Scenofonia e Allestimento Roberto Tarasco Assistente alla regia Lucia Raffaella Mariani Drammaturgia Lucia Raffaella Mariani, Letizia Russo e Gabriele Vacis Cura dei cori Enrica Rebaudo consulenza e coordinamento artistico Salvatore Tramacere Tecnica Alessandro Cardinale, Mario Daniele si ringrazia Stefano Martella produzione Teatro Koreja in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali foto Eduardo De Matteis / Archivio Koreja si ringrazia Stefano Martella