Il senso dei luoghi per Vito Teti
Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di se stessi. Restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente. Vito Teti è stato professore ordinario di Antropologia culturale all’Università della Calabria, dove ha fondato e dirige il Centro di iniziative e ricerche Antropologiche e Letterature del Mediterraneo. Un incontro per osservare il senso di essere e costruire un luogo.
Vito Teti (antropologo e scrittore) dialoga con Luigi De Luca (Direttore Polo Biblio Museale della Regione Puglia), Eugenio Imbriani (Professore associato Discipline demoetnoantropologiche Dipartimento di Storia, società, studi sull’uomo – Università del Salento), Rosa Parisi (Professoressa associata di Antropologia Culturale – Università del Salento) Angelo Salento (Professore Associato di Sociologia economica e del lavoro – Università del Salento) e Salvatore Tramacere (direttore Teatro Koreja)
coordina Gianluca Palma (La scatola di Latta)
in collaborazione con Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo e il Polo Biblio Museale della Regione Puglia