a voce Alta
il progetto dedicato agli studenti per una Puglia libera dalle mafie
Visioni
di Gigi Mangia
Il teatro e i laboratori di educazione alla bellezza e alla legalità. È bello per l’adolescente essere correttamente educato per poi diventare un uomo felice.
Il progetto “A voce alta”, approvato e finanziato in Puglia dalla Presidenza Giunta Regionale, è pensato per affrontare le gravissime difficoltà educative e formative degli anni ’30 del terzo millennio.
A causa della pandemia gli studenti hanno perso 2 anni di scuola, ritardando la loro formazione intellettuale e personale. La didattica a distanza ha aggravato le condizioni di studio, facendo emergere le differenze sociali e aumentando la dispersione scolastica. Per la prima volta, infatti, c’è stata dispersione nella scuola primaria a Napoli e a Caserta dove 100 bambini non sono più andati a scuola, il sud è il
penalizzato. Le linee pedagogiche del progetto riguardano bellezza e legalità, raggiungimento dell’equilibrio personale attraverso il riconoscimento della norma come principio di valore; voce e corpo per definire il tempo e lo spazio delle relazioni attraverso una grammatica capace di vincere la paura dell’altro come causa del contagio; le parole come abito dei rapporti personali.
L’età evolutiva degli adolescenti è complessa, aperta ed imprevedibile. La si può paragonare ad una cattedrale in costruzione, il cui cantiere è fatto da molte competenze. Il tempo percepito dai giovani è quello vuoto, dove il futuro è assente ed è facilmente occupato dalle carriere facili, dai soldi illegali, dalle mafie. L’insegnamento della Costituzione non deve essere inteso come una barriera all’illegalità, ma come la strada attraverso la quale raggiungere il traguardo di cittadino libero di decidere e responsabile di scegliere. La Costituzione è un documento chiaro, scritto per educare, formare il cittadino di ogni tempo
nella cultura del rispetto. Le mafie sono le controculture che non possono essere sconfitte né dal penale né dall’impegno lodevolissimo dei giudici nei tribunali perché l’illegalità è una cultura che attraversa le vene delle parole e si può vincere con l’educazione civica.È bello per gli adolescenti essere correttamente educati per poi diventare uomini felici in una società libera di scegliere, responsabile di agire.