Avere memoria
Visioni
di Gigi Mangia
La Senatrice Liliana Segre riflette sull’ importanza della memoria come valore e fonte di conoscenza, la cui scomparsa invece di chiudere col passato del nazismo lascia un vuoto buio, perché spegne la luce della storia. Se nella scuola e se del nazismo ci sono poche pagine del disegno politico della follia di Hitler, il pericolo di denuncia della Senatrice a vita è vero ed è comprensibile la sua sfiducia.
Il Senato all’unanimità ha approvato la legge di finanziamento per la scuola, di portare in visita gli studenti ad Auschwitz, nei campi di morte degli Ebrei. Nell’ uomo nasce la pianta della memoria, ma la scuola è il giardino dove cresce e dove deve essere curata e difesa dall’ oblio. La memoria è la resistenza contro il male, le parole sono le armi per non dimenticare ed evitare di spegnere la luce della Storia e perdere la conoscenza. Lo studio favorisce la crescita, porta l’ uomo al sapere per fargli capire : che essere Uomo vuol dire vivere il rispetto dell’ Altro.
Lo sterminio degli Ebrei e le leggi razziali del 1938 sono state la morte della ragione, le camere a gas la follia onnipotente del potere di annullare l’Uomo, riducendo a semplice numero il suo corpo. Nel campo gli Ebrei non avevano il nome, erano numeri. Il viaggio ai campi di sterminio non deve essere vissuto come una gita in visita ai luoghi del male. È, invece, un incontro con la Storia, un passaggio del passato verso il futuro, la consegna del seme che tiene viva la luce della Storia. Per scoprire il seme del bene nella storia, bisogna vedere con gli occhi della ragione il paesaggio del freddo violento dei campi, sentire con la mente il silenzio disperato della solitudine inutile per la vita, con il corpo le forbici della fame, con i piedi nudi la guerra al gelo dell’ inverno.
Cancellare i sensi, svuotare dalla vita il corpo, tenere viva la ragione per resistere alla paura della morte, era questo il disegno criminale del nazismo che la storia non può cancellare e che la scuola al contrario ha il dovere di insegnare per non dimenticare. Non esiste l’Uomo senza storie, la Società senza la conoscenza, la cultura senza la luce dei sapere. Bisogna avere tanta Memoria!