Calendario

Maggio 2024


16 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

Senza Titolo

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17 lug

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Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo

Ludovica Rambelli Teatro

La conversione di un cavallo


18 lug

Socìetas/Romeo Castellucci

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Andrea Baracco / Cardellino srl

Metamorfosi


19 lug

Nicola Lagioia

Presto saprò chi sono

Pippo Delbono

Di notte


20 lug

Stefano Massini

Alfabeto delle emozioni


21 lug

Concita De Gregorio e Erica Mou/Teatri di Bari

Un’ultima cosa


22 lug

Ermanna Montanari/Albe

Vergine madre, figlia del tuo figlio


23 lug

Masque teatro e a seguire Dewey Dell

Voodoo

Dewey Dell

Deriva traversa

Teatro Koreja

Paladini di Francia


24 lug

Spellbound Contemporary Ballet

The real you

Leo Bassi

70 Anni


25 lug

Parini Secondo + Parini Secondo / Bremo

Speeed +What will happen tomorrow

Ivo Dimchev

Top Faves

immagine di copertina Cinquant’anni fa i decreti delegati cambiavano la scuola

Cinquant’anni fa i decreti delegati cambiavano la scuola

Visioni
di Gigi Mangia

Il 31 maggio del 1974, venivano approvati i decreti delegati, che cambiavano la scuola, in particolare cambiava lo stato giuridico degli insegnanti, entravano nella scuola i genitori e cambiava anche l’organizzazione e l’insegnamento didattico.

Gli anni 70 furono gli anni dei grandi cambiamenti sociali e culturali dell’Italia originati dai movimenti, in particolare studentesci, del 68. Oggi i giovani sono in un grande fermento, le scuole sono occupate, gli studenti sono in autogestione : studiano, progettano, si battono per un cambiamento radicale, a partire dalla crisi climatica per passare a quella del lavoro, della salute, delle città green accessibili, ricche di iniziative culturali.

Chiedono di essere ascoltati, si battono per far ascoltare gli scienziati. Sono delusi e si sentono offesi dalle risposte : invece di essere ascoltati ricevono manganellate, repressione, le forze dell’ordine nella scuola. I giovaninon sono nè addormentati, nè distratti: sono svegli e sono preoccupati del loro futuro in pericolo esposto alla grande crisi mondiale con la maggior parte dei paesi in guerra, in particolare la porta d’Europa. I giovani non devono essere costretti a stare in recinti di protezione, obbligati a subire un paternalismo in ritardo con il cambiamento sociale e culturale.

I giovani al contrario hanno bisogno di libertà, chiedono di avere la nostra fiducia, dobbiamo lasciarli liberi di sognare. Sono passati cinquanta anni dai decreti delegati, ma la scuola è ancora in crisi, continua ad essere in ritardo e non è in grado di rispondere ai bisogni dei giovani che al contrario sono i protagonisti di una rivoluzione culturale e sociale.

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16 lug · 18 lug

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17 lug

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La conversione di un cavallo