“Io Capitano” candidato alla mostra internazionale del cinema di Venezia
Visioni
di Gigi Mangia
Sarei veramente contento e ancor di più felice se il film: “Io Capitano” di Matteo Garrone vincesse il Leone d’oro perché è un film che apre un punto di vista diverso sull’immigrazione, liberandola da tutti i pregiudizi che condizionano la lettura e soprattutto la visione del grande problema sociale dell’immigrazione.
Nel film di Garrone infatti Seydou e Moustapha, nome dei protagonisti, sono due giovani che decidono di abbandonare il loro paese, il Senegal, per trovare fortuna nel mondo. La grande forza, straordinaria e profonda, dei due protagonisti è quella di credere e di lottare per avere futuro.
La forza viene dalla cultura, in particolare dalla musica: l’arte che più di tutte non ha confini, non ha barriere, non ha difficoltà di lingue, non ha problemi di conoscenza; la musica fra tutte le arti, è quella che si muove in un paesaggio pubblico, negando paesaggi privati.
La scelta di raccontare il film dal punto di vista dei giovani protagonisti, Seydou e Moustapha, ci fa vedere il viaggio vero, autentico, di sacrificio di chi guarda all’Europa come il continente dove costruire il proprio futuro. Garrone con il suo film, Io Capitano, denuncia tutti i limiti dei nazionalismi corporativi chiusi incapaci di accogliere il diverso. L’emigrazione é nata con l’uomo, la politica non la puó impedire, la cultura la rende viva e quindi potrà un domani costruire e favorire una società diversa in cui l’uomo non ha paura dell’uomo. Mi auguro veramente che Matteo Garrone possa vincere il Leone d’oro perchè sarebbe anche il trionfo della mostra del cinema di Venezia.