Liliana Segre: la tua scorta siamo tutti noi
Visioni
di Gigi Mangia
Rifiutare ogni forma e manifestazione di discriminazione razziale, affrancare il dibattito pubblico dall’odio verso l’altro, il “diverso”, combattere le risorgenti tendenze neo-naziste in tutto l’occidente sono le sfide che ci devono vedere tutti impegnati: nessuno escluso. Lo scandalo di un Paese liberatosi con la Resistenza e a prezzo di milioni di morti dal fascismo che oggi si trova a dover proteggere una donna di 89 anni, testimone vivente delle pagine più oscure della nostra storia, è il segno di un popolo che oltre a non aver fatto interamente i conti col passato sembra aver rimosso ogni argine sociale e culturale al risorgente delirio nichilista dell’ideologia fascista. L’episodio deprecabile dell’astensione nel Senato della Repubblica di tutti i rappresentanti del centro-destra sul voto per l’Istituzione della commissione Segre, così come l’attacco incendiario subito dalla libreria “LA Pecora Elettrica”, autentico presidio di democratico e antifascista in un quartiere periferico, sono le prove più evidenti e preoccupanti di questa deriva. E di fronte a questa situazione tutti i cittadini che si riconoscono nei valori fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana hanno l’obbligo di non restare in silenzio e nell’indifferenza. Tutti insieme abbiamo l’obbligo di riaffermare un primato sociale e culturale dei valori della libertà, della democrazia e della solidarietà e nel nostro quotidiano dobbiamo come Liliana Segre combattere con le parole che riaffermino il valore imprescindibile del rispetto verso ‘l’altro’. Liliana Segre deve nella presidenza della commissione e nella sua battaglia sentire il nostro sostegno per non sentirsi sola nei palazzi delle istituzioni e isolata nel Paese. E così grazie alla sua guida e al suo coraggio saremo in grado di affrontare il risorgente clima d’odio e spazzare con una ventata di aria fresca di ogni forma di violenza.
Siamo tutti Liliana Segre.