Non tutto il male…
Visioni
di Guido de Liguoro*
Questa mattina ho sentito in radio Massimo Recalcati che
argomentava sulla Didattica A Distanza da un punto di vista, per me, nuovo e
che spero di sintetizzare correttamente: Perché concentrarsi solo su quello che
la DAD fa perdere e non su quello che fa guadagnare? Non vuol dire che tutto va
bene ma che non tutto il male… Speriamo e cerchiamo di avere i ragazzi in
classe al più presto ma facciamo tesoro di tutto quello che abbiamo scoperto,
inventato, imparato con la DAD.
Per me i tempi della didattica, a distanza o in presenza,
sono finiti da tempo; quello che mi manca in presenza, molto, è il teatro. E
vivo con disagio le alternative a distanza che i professionisti del settore mi
propongono. Forse anche io devo cambiare punto di vista sul TAD.
Mi sono visto proporre decine di spettacoli online,
offerta generosa, credo faticosa per chi la propone, dolorosa anche ma in
fondo, banale.
Ma ho visto anche molto di più, di diverso, di nuovo.
Molto che, forse perché concentrato su ciò che mi mancava, non sono riuscito ad
apprezzare.
Ho visto spettacoli in scatola, spettacoli consegnati a
domicilio nei cortili, spettacoli a sorpresa come in un caccia al tesoro,
spettacoli site specific in siti tanto improbabili per me da essere spettacolo
in sé, spettacoli proposti da palchi distribuiti su più città e più continenti.
Certo rimane la mancanza del contatto con il pubblico e
non solo per gli interpreti, anche per gli spettatori, quell’essere parte di.
Normalmente non guardo i talent alla televisione ma una
sera, capitatoci per caso, anche lo zapping ha un suo perché, mi sono trovato,
quasi, a teatro.
Di fronte al palco c’era una parete di schermi, su ogni
schermo il viso di uno spettatore collegato in diretta che diventava quindi
parte dello spettacolo, per gli interpreti e gli spettatori a casa, o a caso,
come me.
Il teatro uscito dai teatri ha saputo inventare nuovi modi di integrare la tecnologia e nuovi spazi di espressione. Sono certo che i professionisti sapranno farne tesoro anche quando gli applausi torneranno a viaggiare nell’aria della sala.
*Meridionale per nascita, lombardo per formazione,
cittadino d’Europa per scelta. Dopo una lunga vita di lavoro, viaggi e
divertimenti vari, incontra l’ispirazione a Lecce. Curioso di tutto,
appassionato di teatro e molto altro ancora, vive seguendo un motto: “c’è un
solo modo per essere felici, fare solo cose appassionanti. E c’è un solo modo
per fare solo cose
appassionanti: appassionarsi di tutto quello che si deve
fare!” Quasi attore in formazione, spettatore appassionato, attualmente cura il
blog parolemiti.net